PiemonteScuola e formazione
Studentessa palestinese non riesce a raggiugere l’Università del Piemonte perché il consolato italiano nega il visto online
La 28enne Heba Alnajjar si trova nella Striscia di Gaza e il consolato italiano le ha detto che deve obbligatoriamente recarsi a Gerusalemme, il che però richiede l’autorizzazione di Israele, molto lunga da ottenere

PIEMONTE – C’è una ragazza palestinese di 28 anni, Heba Alnajjar, che è stata ammessa a un master dell’Università del Piemonte Orientale, ma che non riesce ad ottenere il visto per raggiungere l’Italia. Il motivo è che il consolato italiano a Gerusalemme le ha detto che i documenti non possono essere rilasciati online e deve per forza firmare di persona, il problema è che lei si trova nella striscia di Gaza e dovrebbe ottenere l’autorizzazione di Israele per raggiungere Gerusalemme.
Heba Alnajjar ha spiegato al Fatto Quotidiano: “per le persone sotto i 45 anni era molto difficile da ottenere anche prima della guerra. Spesso non si ottiene una risposta ed è necessario inoltrare la domanda molte volte, mentre io devo essere a Torino per iscrivermi all’università al massimo entro gennaio”. La sua storia in realtà ha un precedente che le consentirebbe di ottenere tutti i documenti online: è una decisione del Tribunale amministrativo regionale del Lazio, che ha accolto il ricorso presentato da due associazioni che chiedevano – e hanno ottenuto – che i visti potessero essere rilasciati anche non recandosi in presenza, viste le circostanze eccezionali.
La 28enne lavora per l’Organizzazione mondiale della sanità e negli scorsi mesi ha fatto volontariato come dottoressa nell’ospedale Nasser di Khan Younis, un ospedale della Striscia di Gaza più volte bombardato dall’esercito Israeliano. Il prossimo anno accademico dovrebbe frequentare il master “Disaster and Health Crisis management”, che fa parte dell’ambito di Scienze per la cooperazione allo sviluppo dell’Università del Piemonte Orientale.
Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese
