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Il tartufo racconta il territorio: tradizione, presentata la 95ª Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba

Per nove settimane, Alba si conferma capitale mondiale del gusto e laboratorio culturale a cielo aperto

Gabriele Farina

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ALBA – Alba si prepara a vivere un autunno straordinario, tra folclore, alta cucina e cultura. La 95ª Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, appuntamento imperdibile per appassionati e curiosi da tutto il mondo, promette un’edizione ricchissima, capace di fondere in un’unica esperienza identità territoriale, sperimentazione gastronomica e spettacolo popolare.

Il calendario degli eventi parte, come da tradizione, con il Palio degli Asini, corsa goliardica e amatissima che, tra risate e spirito di borgata, inaugura l’atmosfera festosa della Fiera. A seguire, il Baccanale dei Borghi trasforma il centro storico in una grande locanda all’aperto, dove il buon cibo si unisce alla convivialità. E per chiudere il ciclo folklorico, il Festival della Bandiera incanta il pubblico con le coreografie spettacolari degli sbandieratori, che animano piazza Risorgimento in un tripudio di colori, tamburi e lanci acrobatici.

Ma la Fiera non è solo spettacolo: è un patrimonio culturale vivo, un ponte tra le generazioni che fa del tartufo il simbolo di un territorio e della sua gente. Ed è proprio il Tuber magnatum Pico a guidare il visitatore in un viaggio multisensoriale tra gusto, sapere e scoperta.

Nel cuore pulsante della manifestazione, la Sala Beppe Fenoglio ospita gli attesi Cooking Show, dove chef stellati italiani e internazionali reinterpretano il tartufo bianco con creatività e rispetto, accompagnati dalle “Alte Bollicine Piemontesi” del Consorzio Alta Langa. In abbinamento, il nuovo format “Tramonto gourmet”, a partire dal 22 novembre, porterà in scena l’incontro tra mixology e cucina d’autore, in un’atmosfera elegante e informale.

Per chi vuole approfondire le qualità del tartufo, il MUDET – Museo del Tartufo propone sessioni di Analisi Sensoriale, mentre le Wine Tasting Experience al Museo Eusebio guidano alla scoperta dei grandi vini di Langhe, Roero e Monferrato. A completare l’offerta, tornano le Cene Insolite, tra cui una tappa mozzafiato allo Skyway Monte Bianco, a 3.466 metri di altitudine, con vista sulle Alpi e menu stellato.

La Fiera si fa anche portavoce di valori inclusivi e solidali, grazie alla collaborazione con la cooperativa Emmaus e il progetto “8 Pari”, simbolo di uguaglianza e accoglienza, che animerà l’Osteria Sociale Montebellina.

Non mancano poi i grandi eventi culturali, a partire dall’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, in programma il 9 novembre in collegamento con metropoli internazionali e con finalità benefiche.

L’enologia sarà protagonista con il progetto “Truffle and Wine”, che per il 2025 prevede una nuova partnership internazionale con una celebre regione vinicola estera (che verrà presto annunciata), dopo i successi con Champagne, Borgogna, California e Rioja. Tra gli eventi clou, spiccano l’Asta “Barolo en primeur” e le degustazioni firmate Falstaff Italia.

E per chi desidera imparare con le mani in pasta, il Taste Lab – Castello di Roddi è la meta ideale: corsi pratici, cene d’autore e passeggiate gourmet accompagnano il pubblico in un’esperienza immersiva tra colline, storia e cucina.

Per nove settimane, Alba si conferma capitale mondiale del gusto e laboratorio culturale a cielo aperto. Una città che, attraverso il tartufo, racconta se stessa, le sue eccellenze e la sua anima. Perché ad Alba il tartufo non è solo un tesoro da cercare nei boschi, ma una voce che unisce, coinvolge, emoziona.

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