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Mataria ‘d Langa 2025: Trent’anni con la GANG

Dal suo esordio nel 1992, Mataria ‘d Langa non è mai stato un semplice festival musicale

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RODDINO – E anche Mataria ‘d Langa 2025 finisce, con sul palco un ospite davvero d’eccezione, ovvero Giuseppe Peveri, in arte “Dente” che ha portato sul palco di Roddino il suo tour “Santa Tenerezza 2025”, che poggia solide basi sul suo nuovo lavoro. Con la solita delicatezza, empatia e classe ha ammaliato il pubblico che ha chiuso questa fortunata edizione.

Dal suo esordio nel 1992, Mataria ‘d Langa non è mai stato un semplice festival musicale. È un rito collettivo, un palcoscenico di idee, un luogo in cui si ascolta, si pensa, si balla e si costruisce comunità. In questi trentatré anni ha ospitato giganti della scena musicale italiana e internazionale: da Billy Bragg a Subsonica, da Max Gazzè agli Africa Unite, da Eugenio Finardi ai Mau Mau, dai Modena City Ramblers a Cristiano Godano, dai Casino Royale a Massimo Bubola, passando per Lucio Corsi, che dopo il live a Roddino nel 2024 ha conquistato il secondo posto a Sanremo ed una notorietà enorme.

Ma le vere star della manifestazione sono I GANG, storica band marchigiana di estrazione punk-rock, che da trent’anni è ospite fissa alla manifestazione. Mataria ha portato fortuna a molti artisti, ma soprattutto ha costruito un rapporto affettivo e duraturo con chi suona e chi ascolta.

In questa edizione, insieme a Dente, non sono mancati davvero molti artisti, prima di lui, NavenerA, il progetto di Marco “Ciuski” Barberis, musicista e batterista che ha portato sul palco un vero power trio, con Erik Noro alla chitarra e Luca Pisu, storico bassista con i Fratelli di Soledad. Roddino, questo piccolo borgo che in estate si trasforma in un crocevia di culture, suoni e storie, è perfetto per presentare il nuovo lavoro “In Fondo, fusione di rock, psichedelia, pop, progressive, punk ed elettronica che caratterizza il progetto.

Subito dopo, sul palco, un altro evento storico, il ritorno sul “luogo del delitto” dei Loschi Dezi, gruppo cult del circuito underground torinese che con il loro disco “Cabala” conquistarono fama e notorietà, fino a farli diventare band seminale. Luca MorinoGianluca “Cato” Senatore e l’infernale Sax di Paolo Angelo Parpaglione, vere star del circuito musicale torinese (e non solo), sono tornati a Roddino dove nel luglio 1992 un gruppo di ragazzi con tanta incoscienza e pochissimi mezzi portò i Loschi Dezi a suonare in cima alla Langa, tra plance traballanti, impianti a prestito e altoparlanti legati con lo scotch. Fu un concerto folle, memorabile, e da lì inizio la storia di MATARIA ‘D LANGA. Insieme a loro sul palco anche Madaski, anima degli Africa Unite ed in fondo figlio della stessa generazione di musicisti, a chiudere un cerchio aperto oltre trent’anni fa.

Ma come da tradizione tutto era iniziato già il venerdì, con la festa balcanica (Positive Music band, Lydya Koycheva&Balkan Orkestra), anche se il clou dei concerti è arrivato, come sempre, il sabato sera, con il tradizionale ritorno dei GANG, che hanno festeggiato sul palco i trent’anni di presenza a questo festival, un vero record. Prima di loro e poi con loro, la chitarra più veloce da Genova alla New Orleans, ovvero Paolo Bonfanti, genovese, maestro di chitarra e di Blues, che è salito sul palco con la sua band al completo e con l’eccezionale apporto dei fiati dei Fratelli Lambretta.

La solita gustosa ora di Rock&Blues unita alla travolgente simpatia e alla capacità di coinvolgere di Paolo. Da anni, anche lui ospite fisso a Mataria, è considerato uno degli artisti italiani più influenti in questo settore, già frontman dei Big Fat Mama, uno dei più importanti gruppi della scena rock-blues italiana. Da sempre, “Il Bonfa”, amatissimo da queste parti, apre e chiude la serata con i GANG, celebre e celebrato gruppo, dall’Imbreccia di Filottrano. I Fratelli Severini (Marino e Sandro) girano l’Italia da oltre quarant’anni, portando il loro carico di esperienza, amore, energia, valori umani e sociali che oggi sono diventati ancora più indispensabili.

Tra alcune delle loro celebri canzoni “Bandito senza tempo”, “Kowalsky”, “Comandante”, spiccano i momenti resistenza e umanità, da “Alle barricate” – Ma da Parma non si passa Parma è un’altra Storia Si sente Oltretorrente solo un grido “Morte o Gloria! – a “Mare nostro” una preghiera al mare sul dramma dei migranti. Ma c’è sempre un po’ un vero turbinio di emozioni: si pensa, si versa qualche lacrima ma anche tanta allegria, per quello che ormai non è più un gruppo, ma un vero popolo che si unisce e canta insieme in questa gioiosa follia (da cui il termine “Mataria”).

Non solo Marino, vero pastore laico della brigata GANG, anche suo fratello Sandro, guitar hero che per questa occasione ci ha anche regalato alcune parole, insieme ad una rodata banda di musici ribelli, con Gianni Bonanni, funambolico fisarmonicista e tastierista che da sempre fa da sponda all’energia di Marino sul palco, Diego Sapignoli alla batteria e percussioni e Roberto Villa al basso.

Sul palco risale anche Paolo Bonfanti per il gran finale, insieme a numerosi amici e compagni di battaglie, tra cui, Andrea Pavan che canta con loro “Fino alla fine” e Sandro Clash, voce per una energica all togther “I fought the law”, di quei Clash che furono e sono radice comune per tutti i presenti alla festa.

Ma il grazie più grosso, per tutto, va al sindaco di Roddino, Marco Andriano vero deus ex machina della manifestazione e alla Pro Loco di Roddino, che insieme a tutti i volontari e ragazzi del Service permettono a questa festa di svolgersi, così bene ed in armonia. Mataria ‘d Langa è un momento di vera gioia collettiva, si arriva felici e si va via un po’ più tristi, perché finisce, ma c’è sempre un nuovo anno, anche se non sappiamo ancora cosa ci porterà.

Foto e report Paolo Pavan/QP

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