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Torino Nord, presentato il progetto del nuovo ospedale: 503 posti letto e lavori al via entro il 2026

Presentato il progetto del nuovo Ospedale di Torino Nord: 503 posti letto, sei torri moderne e lavori al via entro il 2026

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TORINO – Questa mattina, al Grattacielo Piemonte, si è svolto il primo incontro di presentazione del progetto del nuovo Ospedale di Torino Nord, alla presenza degli enti coinvolti e dei progettisti. L’appuntamento ha coinciso con l’apertura della Conferenza dei Servizi per l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica, un passaggio fondamentale verso la realizzazione della struttura.

All’incontro hanno partecipato il direttore dell’Asl Città di Torino, Carlo Picco, rappresentanti del Comune e della Città Metropolitana, della Soprintendenza, di Arpa, dei Vigili del Fuoco, del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche e del Politecnico di Torino, che ha fornito il supporto scientifico alle linee guida di progettazione.

Il nuovo ospedale sorgerà su un’area comunale di circa 60 mila metri quadrati, compresa tra corso Regina Margherita, corso Lecce e corso Appio Claudio, e sostituirà il Maria Vittoria e l’Amedeo di Savoia, oggi non più adeguati alle esigenze moderne.

Cirio: “Un momento storico per Torino e il Piemonte”

«Ho voluto che l’avvio oggi della Conferenza dei Servizi avesse anche la veste formale di un incontro perché questo è a tutti gli effetti un momento storico – ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio –. Da settant’anni a Torino non si progettava un nuovo ospedale. Oggi siamo nella fase operativa di un intervento strategico per la città e per il Piemonte, condiviso a livello istituzionale. Il progetto sarà esaminato nei prossimi 60 giorni e trasmesso entro fine anno a Inail, che ne curerà la realizzazione e il finanziamento, con l’obiettivo di completare i lavori entro il 2031».

Riboldi: “Due grandi strutture moderne per Torino”

«Anche per l’ospedale della Città di Torino stiamo procedendo spediti verso la sua realizzazione – ha aggiunto l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi –. Con il Parco della Salute e con il nuovo ospedale cittadino, Torino avrà finalmente due grandi strutture nuove e moderne, frutto del più importante piano di edilizia sanitaria dal dopoguerra: quasi 5 miliardi di euro di investimenti».

Marrone: “Ospedale necessario e condiviso dal territorio”

L’assessore al Welfare Maurizio Marrone ha sottolineato: «La Conferenza dei Servizi è la sede giusta per avere garanzie sul superamento di ogni criticità, dall’aspetto idrogeologico a quello viario, così da arrivare al taglio del nastro il prima possibile e con una comunità territoriale coesa».

Picco: “Un risultato epocale”

Per il direttore dell’Asl Città di Torino, Carlo Picco, si tratta di «un risultato epocale. Il nuovo ospedale andrà a superare il Maria Vittoria, che oggi lavora in spazi angusti e con problemi strutturali evidenti. La nuova struttura, con oltre 500 posti letto, potrà davvero cambiare la fisionomia sanitaria della città. È un progetto nato dal nulla a fine 2022 e sviluppato in tempi rapidissimi, grazie all’accordo con Inail».

Come sarà il nuovo ospedale

Il progetto, firmato dal Raggruppamento Temporaneo di Progettazione guidato da ATI-Project, prevede un complesso moderno articolato in sei torri collegate tra loro, con parcheggi, aree verdi, terrazze panoramiche e percorsi pedonali. La struttura ospiterà 503 posti letto, un nuovo HUB per il Dipartimento materno-infantile, un blocco emergenza con pronto soccorso e blocco operatorio dedicati.

Le torri avranno un’altezza massima di cinque piani, con possibilità di espansione. Sul fronte della sostenibilità, sono previste pensiline fotovoltaiche e impianti tecnologici a basso impatto ambientale.

Dal punto di vista architettonico, l’edificio combinerà materiali tradizionali come il mattone con ampie vetrate ed elementi moderni, in armonia con il contesto urbano torinese.

Tempi e costi

Il costo complessivo dell’opera è stimato in 347 milioni di euro. Una volta approvato e validato da Inail entro fine 2026, il progetto passerà alla gara d’appalto integrato per l’avvio dei lavori, che dureranno circa cinque anni.

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