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Cultura

Cinema Statuto, una ferita ancora aperta. Un film ne rievoca il dramma

Davide Mazzocco

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Dopo quasi trent’anni è una ferita ancora aperta. L’incendio del Cinema Statuto del 13 febbraio 1983 è la più grande strage avvenuta a Torino nel dopoguerra. Quella domenica pomeriggio del febbraio 1983, furono 64 le vittime dei fumi esalati dall’incendio scoppiato in sala; le immagini dei corpi allineati davanti all’ingresso fecero rapidamente il giro delle televisioni e dei giornali lasciando sotto shock gli italiani. Questa terribile tragedia, che segnò l’inizio di una nuova fase per la regolamentazione sulla sicurezza delle sale cinematografiche, viene ricordata così, a distanza di quasi trent’anni, dal documentario Sale per la capra che ne ricostruisce i fatti restituendogli il giusto valore storico, spesso distorto da aneddoti e leggende.

Dalle prime fughe di notizie fino al processo, quel tragico evento viene ricostruito attraverso i materiali d’archivio delle prime tv private, il contributo del Comitato delle Vittime dello Statuto e le testimonianze di diverse personalità della Torino dell’epoca, cinematografica e non, come Diego Novelli, sindaco della città, Lorenzo Ventavoli, memoria storica del cinema torinese, e Bruno Geraci, giornalista Rai tra i primi ad arrivare sul luogo. L’anteprima del documentario di Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti e Vincenzo Greco che evoca nel titolo La capra, film proiettato al momento del rogo, è in programma per giovedì 23 febbraio al Cinema Romano in una sorta di anticipo del Piemonte Movie gLocal Festival 2012. L’ingresso è possibile su prenotazione chiamando il numero 393/44.04.987. Replica: Venerdì 9 marzo, ore 17.00 – Sala Il Movie, Cineporto (Via Cagliari 42 – Torino).

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