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Economia

Il Brasile apre alla concorrenza: i timori della Fiat in una delle sue roccaforti

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il Brasile di Dilma Rousseff potrebbe togliere i dazi del 30% sull’importazione di auto non prodotte localmente. Se quanto scrive Automotive News venisse confermato questa notizia potrebbe portare a una maggiore concorrenza in Brasile e dunque a minori garanzie per la Fiat. La tassa, infatti, era stata introdotta a gennaio per proteggere proprio il Lingotto, la Volkswagen e la General Motors.

Le previsioni della casa torinese in Sud America parlano per quest’anno di una crescita del mercato del 5% nel 2012: il Brasile rappresenta circa il 18% delle vendite del Lingotto e il 37% ex-Chrysler. I dati della Fenabrave (Ass. Venditori) sulle immatricolazioni in Brasile per la prima metà di febbraio avevano fornito indicazioni positive per Fiat Spa.