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La Venere di Botticelli riparte e va in Georgia

Redazione Quotidiano Piemontese

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C’è tempo fino al 28 settembre per ammirare a Torino la Venere di Botticelli. Con l’arrivo dell’autunno infatti, uno dei tesori più preziosi di proprietà dei Musei Reali, riprende il suo tour come ambasciatrice della cultura italiana nel mondo.

Dal 4 ottobre al 30 novembre, infatti, la Venere farà tappa a Tbilisi, presso la Galleria del Museo Nazionale Georgiano, dove sarà protagonista di un allestimento speciale, tanto che sarà collocata in una sala unica a lei dedicata.

L’iniziativa, intitolata Valori universali, si inserisce all’interno delle celebrazioni che ricordano quest’anno il venticinquesimo anniversario del ristabilimento delle relazioni diplomatiche italo-georgiane, che fece seguito al riacquisto dell’indipendenza georgiana nel quadro della dissoluzione dell’URSS.

Venere sarà anche la protagonista di una campagna di comunicazione articolata in diverse puntate: Botticelli, la bellezza, in cui la Venere di Torino è archetipo di bellezza e simbolo di una centralità italiana sulla scena culturale georgiana; Caravaggio, la luce; Leonardo, il genio.

La Venere di Torino proviene dalla collezione Gualino. La prima traccia dell’opera risale al 1844 quanto fu acquistata da un reverendo inglese, che in seguito la cedette a un barone. L’opera si pensava perduta nell’incendio della casa di quest’ultimo ma fu ritrovata dagli eredi da cui la acquistò il grande collezionista biellese Riccardo Gualino. Nel 1930 la Venere divenne patrimonio della Galleria Sabauda, dove è possibile ammirarla quando l’opera, spesso e volentieri chiesta in prestito ai Musei Reali, non si trova in giro per il mondo, ospite dei più importanti musei che da ogni parte la richiedono per esposizioni temporanee.

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