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Piemonte

Iachetti e Covatta, coppia senza progetti

Enzo Iachetti e Giobbe Covatta, due comici da sempre contraddistinti da un sottile retrogusto malinconico, s’incontrano per la prima volta a teatro con Niente progetti per il futuro, il testo di Francesco Brandi che ha vinto il Premio Flaiano 2009. Gioco teatrale surreale, parabola contemporanea che cerca di raccontare con i toni della leggerezza e del paradosso una società in crisi, la pièce va in scena venerdì 4 e sabato 5 marzo alle ore 21 al Teatro Colosseo con la regia dello stesso Francesco Brandi.

Davide Mazzocco

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Iachetti e Covatta - Photo Marina AlessiEnzo Iachetti e Giobbe Covatta, due comici da sempre contraddistinti da un sottile retrogusto malinconico, s’incontrano per la prima volta a teatro con Niente progetti per il futuro, il testo di Francesco Brandi che ha vinto il Premio Flaiano 2009. Gioco teatrale surreale, parabola contemporanea che cerca di raccontare con i toni della leggerezza e del paradosso una società in crisi, la pièce va in scena venerdì 4 e sabato 5 marzo alle ore 21 al Teatro Colosseo con la regia dello stesso Francesco Brandi.

L’ambientazione è un ponte pedonale della periferia di una grande città, sul quale si incontrano due aspiranti suicidi, uniti dalla comune insana aspirazione ma diversissimi per tutto il resto. Ivan è un garagista, uomo semplice e di piacevole concretezza, religioso praticante, di bassa estrazione sociale, con una cultura non certo ricca ma nutrita da un’insopprimibile curiosità che alimenta le sue velleità speculative e finanche filosofiche. Tobia, invece, è un vip della televisione, psicologo di nascita ma opinionista tuttologo di adozione (televisiva). Uomo colto e ironico, ma anche molto egoista e egocentrico. Ultimamente è finito in disgrazia dopo aver involontariamente offeso un alto papavero della televisione in una delle solite schermaglie dei salotti televisivi.

Dall’incontro tra queste due diverse disperazioni, che provengono da mondi lontani ma che si riconoscono in fretta, nasce il dramma o la commedia, secondo i diversi punti di vista o la diversa lettura degli avvenimenti: «Giobbe e Enzo sulla scena non “recitano” neanche un secondo – spiega Brandi -, ma al contrario giocano sempre, e incessantemente, come nelle prove così per tutte le due ore di ogni replica, con l’energia, la vitalità e l’impunità dei bambini che sono incapaci di essere falsi, e non sono mai così veri come nella finzione del gioco».

I biglietti sono in vendita a 25,50 e 21,50 euro. Per info e prevendita: www.teatrocolosseo.it

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