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Economia

Sulla situazione della Bertone nulla di fatto dopo l’incontro con Fiat

Redazione Quotidiano Piemontese

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Oggi c’è stato un tentativo per trovare un accordo fra la Fiat e i lavoratori della Bertone. Paolo Rebaudengo, responsabile delle Relazioni Industriali della Fiat, ha incontrato una delegazione di lavoratori della Bertone. A Rebaudengo i lavoratori hanno consegnato la lettera con oltre 400 firme con cui chiedono all’amministratore delegato, Sergio Marchionne, di partecipare alla loro assemblea. L’incontro si è però chiuso con un nulla di fatto dato che i comunicati di Fiat e Fiom ribadiscono sostanzialmente le posizioni delle due parti. 

Il comunicato della Fiat recita così:

Una delegazione di dipendenti delle Officine Automobilistiche Grugliasco si è incontrata oggi con il responsabile delle Relazioni Industriali dell’azienda Paolo Rebaudengo. “Ho sottolineato – ha detto Rebaudengo – gli aspetti positivi per i lavoratori che deriverebbero dall’accordo proposto dalla Fiat. Ho ribadito quanto detto al termine della riunione del 22 marzo scorso quando, in seguito alla indisponibilità della Fiom, avevamo dichiarato che non sussistono le condizioni per gli investimenti previsti dal piano di sviluppo. La posizione dell’azienda è sempre la stessa e operazioni esclusivamente mediatiche, come la lettera al dottor Marchionne, non possono modificare la situazione”.

Il comunicato della Fiom-Cgil:

Questa mattina, mercoledì 6 aprile, una delegazione di lavoratori della ex Bertone (ora Officine Automobilistiche Grugliasco) ha consegnato al responsabile delle relazioni industriali della Fiat, Paolo Rebaudengo, la lettera, firmata da 400 lavoratori, nella quale si invita l’amministratore delegato dell’azienda Sergio Marchionne a recarsi a un’assemblea in fabbrica per un confronto, con i lavoratori, sul piano industriale per il rilancio della Bertone.
Pino Viola, delegato della Bertone, dichiara: «Abbiamo apprezzato il fatto che l’azienda ci abbia ricevuto anche se ha ribadito le posizioni emerse nell’incontro delle 22 marzo all’Unione Industriali, e cioè che il modello di riferimento è l’accordo già sottoscritto per Mirafiori. Per noi la trattativa non è chiusa, ci aspettiamo che il confronto si riapra quanto prima».

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