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Piemonte

Il paradosso del calcio piemontese (big a parte): senza soldi ma vincente

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Juve balbetta, il Toro soffre, il Novara sogna. Ma per misurare la temperatura del calcio piemontese, il termometro va piazzato sotto l’ascella delle cosiddette serie minori (non al 90 minuto ma dopo la doccia, si spera). Dalla Lega Pro in giù è una stagione finora positiva nei risultati, nonostante una povertà economica e tecnica da brividi. Per ora il gradino più alto del podio spetta al Cuneo, promosso dalla serie D alla Lega Pro (la fu serie C), ma la diagnosi finale dipenderà dall’esito dei playoff che vedono coinvolte due grandi decadute, l’Alessandria e la Pro Vercelli.

LEGA PRO. Paradossale la situazione dei Grigi, unica piemontese in Prima divisione della Lega Pro. La squadra, guidata da Maurizio Sarri in panchina e da Ciccio Artico in campo, ha conquistato i playoff, traguardo insperato. La società sta faticosamente passando dal livornese Giorgio Veltroni, una delusione durata per fortuna solo una stagione, ad Alessandro Mongarli, personaggio da copertina. Lo definiscono spesso “l’inventore” perché la sua azienda, attiva soprattutto sul mercato cinese, produce un’innovativa linguetta per stappare le lattine senza mischiare i germi con le bollicine. Ha provato a comprare il Toro da Franco Cimminelli e il Parma prima di Tommaso Ghirardi, ad Alessandria sarà la volta buona. Buona, si spera, anche per la curva del Moccagatta. Non hanno niente da invidiare agli ultras alessandrini i tifosi del Silvio Piola di Vercelli, che il rischio di scomparire per fallimento l’hanno vissuto questa estate, per poi essere salvati sul filo di lana dagli amati-odiati cugini della Pro Belvedere. Anche le Bianche casacche sono andate oltre le aspettative, il terzo posto che vale i playoff lo dimostra. Salve le altre “nostre” in Seconda divisione: il Casale, il Canavese (nonostante gli 8 punti di penalizzazione) e con sofferenza la Valenzana.

SERIE D. Una notizia ancora non ufficiale: la coppia che ha salvato il Canavese – il direttore generale Massimo Bava e l’allenatore Ezio Rossi – passa al Cuneo, appena promosso dalla Serie D alla Lega Pro sotto la sapiente guida di Salvatore Iacolino, espertissimo della categoria (che potrebbe riciclarsi al Vigevano) e grazie ai gol del sempreverde Enrico Fantini, uno che al Toro non vedeva la porta e al Cuneo l’ha centrata 31 volte. Nel girone A, dove le piemontesi convivono con le liguri, le aostane e qualche lombarda, si sfideranno negli imminenti playoff Saint Christophe, Asti, Aquanera e Seregno, mentre sulla graticola dei playout ci sono Rivoli (che all’ultima giornata non è riuscita a battere e superare il Derthona) e Albese. Tranquille Santhià, Acqui, Chieri e Novese, retrocesso quasi senza combattere il Settimo (con Vigevano e Borgorosso).

ECCELLENZA E PROMOZIONE. Capitolo Eccellenza: promosse in serie D Gozzano e Villalvernia, Verbania e Lascaris sono le sopravvissute nella corsa ai playoff nazionali. Retrocesse Ceversama, Fulgor Valdengo, Fossano, Cvr RivoliGiaveno, Strambinese e Atletico Torino (queste ultime due tramite i playout che hanno sorriso a Saluzzo e Oleggio). Un flash anche sulla Promozione: hanno vinto i gironi Junior Libertas Biellese, Borgaro, Olmo, Santenese, si scannano nei playoff Galliate, Montalto Ivrea, Orbassano Gabetto, Libarna, piangono La Chivasso, Alpignano, Carignano, Bassignana (vittime dei playout), oltre a Olimpia Sant’Agabio, San Carlo, Leinì, Vanchiglia, Pozzomaina, Sommariva Perno, Moncalvo, Monferrato. Infine salgono dalla Prima categoria alla Promozione Fondotoce, Biogliese, Charvensod, Sandamianese, Bvs, Pecetto, Virtus Mondovì, San Giuliano Nuovo, mentre gli ultimi quattro posti verranno assegnati dalle sfide Gravellona-Pollone, Pont Donnaz-Alicese, Pianezza-Cumiana e Revello-Bevingros.

 

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