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La Lavazza chiede “flessibilità” e ottiene 8 ore di sciopero, riuscendo a unire i sindacati

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Sindacati uniti contro la Lavazza. A Torino le Rsu hanno proclamato, con i sindacati di categoria Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, lo stato di agitazione, con il blocco delle flessibilità e degli straordinari, oltre a un primo pacchetto di 8 ore di sciopero. La protesta è stata proclamata contro l’atteggiamento dell’azienda, che secondo i sindacati “non rispetta i precedenti accordi e non vuole discutere la piattaforma per il contratto integrativo”.

Tutto ha avuto inizio dopo la presentazione, da parte della Lavazza, di “un documento che – sempre secondo le Rsu – stravolge l’attuale organizzazione del lavoro, riducendo il personale all’interno delle linee del 25 per cento: la nuova organizzazione del lavoro prevede per i neoassunti ventuno turni, compresi i festivi e le domeniche, creando di fatto una disparità di trattamento, anche salariale”. Inoltre, il nuovo testo costituirebbe una “deroga al contratto nazionale nei diritti, con richiesta del superamento del limite massimo di ore straordinarie e di flessibilità”.

I sindacati uniti (ed è raro, di questi tempi) chiedono dunque con forza all’azienda “di ritirare dal tavolo delle trattative il documento di lavoro presentato”. Il primo pacchetto di sciopero di 8 ore sarà suddiviso tra domani e giovedì, con presidi davanti agli stabilimenti di Settimo Torinese e alla sede degli uffici in corso Novara.

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