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Il Pd: “Il governo si muova sulla Tav. Nessun amministratore alle iniziative dei violenti”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Condanna del gesto, solidarietà ai parlamentari Esposito e Merlo, nessuna tolleranza per i violenti e messaggio agli amministratori Pd in Valle di Susa: questo il succo della conferenza stampa svolta questa mattina dai dirigenti Pd sulla questione Tav. Il segretario regionale dei democratici, Gianfranco Morgando: “Non è accettabile ci sia confusione nelle iniziative sul territorio tra coloro che praticano la violenza e coloro che rappresentano i cittadini nelle istituzioni locali. In un incontro che abbiamo fatto con gli amministratori del partito in Valle circa una settimana fa, abbiamo chiesto ai nostri sindaci di impegnarsi a non partecipare a manifestazioni o posizioni violente e loro si sono detti d’accordo. Se non accadesse, il Pd trarrà le debite conseguenze. Due settimane fa abbiamo invece incontrato gli iscritti della Val Susa, che sono in maggioranza contrari all’opera, con cui però abbiamo condiviso un documento in cui si prende atto della decisione di realizzare l’opera presa dallo Stato per ragioni di necessità nazionali, la si accetta e si ritiene che la discussione debba essere fatta sul merito del progetto e sulle compensazioni per la Valle. Tocca al governo rendere evidente che c’è un indirizzo chiaro per dare serenità a coloro che sono chiamati in prima linea a garantire la realizzazione dell’opera e se sarà necessario istituire un sito di interesse strategico per garantire l’avvio dei lavori noi la sosterremo. Questo fatto non va confuso con una strategia di militarizzazione della Valle che invece è stata iniziata da altri: qualcuno ha inteso militarizzare la Val Susa, noi non siamo d’accordo. Crediamo ci siano gli strumenti per garantire l’avvio dell’opera rispettando gli operai e contemporaneamente garantendo la legittimità del dissenso non violento. Oggi è in gioco la responsabilità e il ruolo dello Stato”.

Il responsabile giustizia del Pd nazionale, Andrea Orlando, manifesta la condivisione della segreteria nazionale e di tutto il partito: “Questa vicenda non riguarda solo la provincia di Torino ma tutto il Paese. E’ necessario che tutte le forze politiche prendano nettamente le distanze da gesti violenti, senza tentennamenti o reticenze. Le minacce ad Esposito e Merlo sono un’azione vigliacca di chi nel dibattito pubblico non ha argomenti”.

 

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