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Cronaca

Torino, condannati all’ergastolo gli assassini del tabaccaio di corso Orbassano

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Tre ergastoli e una condanna a 25 anni di reclusione. Sono le pene inflitte in primo grado dalla Corte di Assise di Torino ai quattro rapinatori ritenuti responsabili dell’assassinio di Claudio Monetti, il tabaccaio di 38 anni ucciso a coltellate durante un tentativo di rapina in corso Orbassano, nel quartiere Santa Rita a Torino, la sera del 5 maggio 2007. La Corte ha condannato al carcere a vita Francesco Eramo, Maurizio Pergola e Fedele Paradiso, mentre Roberto Lapiana, unico incensurato, è stato condannato a 25 anni di galera.

IL PROCESSO. La Corte ha anche disposto l’isolamento diurno per 15 mesi per Pergola, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, e per 10 mesi per Eramo, secondo gli inquirenti il mandante della rapina. I quattro sono stati condannati inoltre a pagare una provvisionale di 250mila euro alla moglie della vittima più 250mila euro a testa per ognuna delle due figlie.

LA VICENDA. La tabaccheria che Monetti gestiva in corso Orbassano (quartiere verde e tranquillo) da alcuni anni era stata acquistata dal padre Bartolomeo che poi l’aveva lasciata al figlio. Il 5 maggio 2007 gli aggressori bloccarono e accoltellarono Monetti mentre stava depositando 12mila euro in banca. L’autopsia ha poi confermato come l’uomo fosse stato colpito quattro volte: ad ucciderlo, una coltellata al cuore.

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