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Cultura

Il Cinema Massimo omaggia David Lean, il regista dei kolossal

Davide Mazzocco

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Se il 3D è nato e prolifica per acciuffare per la collottola le giovani generazioni che accedono al cinema in altre sedi e con altri mezzi (e Internet è una di queste), i kolossal cinquant’anni fa nacquero per acciuffare per la collottola il pubblico in fuga dalle sale  perché impigrito dal piccolo schermo casalingo della televisione. Massima espressione di quel fantastico lavoro artigianale che è il cinema, i kolossal diventarono strepitose macchine da soldi in grado di dare ossigeno a un’industria cinematografica in grave crisi. Questo glorioso periodo di mega-produzioni non fu soltanto appannaggio delle Majors americane. Al desco del nuovo genere tendenzialmente storico, opportunisticamente biblico, frequentemente bellico, si sedette anche il cinema britannico e, nello specifico, il regista David Lean.

Negli ultimi giorni di programmazione prima della pausa estiva, il Cinema Massimo Tre propone i tre kolossal che David Lean girò negli anni Sessanta: Lawrence d’Arabia (1962), Il Dottor Zivago (1965) e La figlia di Ryan (1970). Si tratta di un’opportunità da cogliere al volo. Per le scene di ampio respiro, l’universalità dei temi proposti e le memorabili colonne sonore queste pellicole meritano, almeno una volta nella vita, di essere viste (o riviste) sul grande schermo. E ascoltando la voce degli attori nelle versioni originali sottotitolate in italiano. Questi gli orari: Lawrence d’Arabia lunedì 11 alle 20:30 e mercoledì 13 alle 16:30, Il dottor Zivago domenica 17 alle 16:30 e martedì 19 alle 20:30, La figlia di Ryan sabato 23 alle 20:30 e domenica 24 alle 16:30.

 

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