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Il tour dei No Tav attraversa l’Italia: “Non siamo mostri, spiegheremo le nostre ragioni”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dieci tappe nelle piazze italiane per far conoscere le ragioni dell’opposizione alla Torino-Lione. Perchè – come racconta uno di loro, muratore a Bussoleno – “ci hanno dipinto come mostri, e allora abbiamo deciso di farci vedere in faccia”. Ha preso il via l’8 ottobre a Bologna il “No Tav tour”, che toccherà le principali città del Paese per concludersi in Liguria, a Genova, il 12 novembre. Il loro slogan è “Dieci No Tav che si raccontano, 10 grandi ragioni per dire no in 10 piazze d’Italia” Spiegano Simone e Federico, universitari di Chiomonte e Torino: “È da meno di due anni che ci siamo schierati in questa lotta e pensiamo sia giusto spiegare a tutti perché lo stiamo facendo”.

“Essere No Tav per te, cittadino italiano, significa bloccare la casta che oggi ti ha portato in questa crisi economica – si legge sulle pagine web del movimento – ha riempito questo paese di debiti e vuole farteli pagare con una manovra da oltre 20 miliardi di euro e vuole farne altri 22 miliardi con la sola Torino Lione. Essere No Tav significa scommettere sul futuro di questo paese, lottare per cambiarlo e proporre tante piccole opere utili e investimenti essenziali per uscire dalla crisi economica”. Il momento clou il 15 ottobre, quando i valsusini si uniranno agli indignados (precari, studenti, operai) che scenderanno in piazza a Roma. Lotte che hanno molto in comune, oltre al grido di battaglia: “Que se vayan todos!”.

Guarda il video di promozione del tour No Tav su You Tube.

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