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Ambiente

Sport invernali in via d’estinzione in Piemonte. Il presidente regionale della Fisi non ci sta

Davide Mazzocco

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A quasi sei anni dai Giochi Olimpici di Torino 2006, molti degli impianti aperti in occasione dell’evento sono diventati una zavorra, un pesante fardello economico da gestire in questi tempi di crisi economica. E mentre il sindaco di Pragelato, proprio negli scorsi giorni, ha confermato la riapertura dei trampolini olimpici del salto, il Presidente del Comitato regionale della Federazione Italiana Sport Invernale  Pietro Marocco ha inviato alle istituzioni e agli organi di stampa una lunga lettera aperta per esprimere la propria preoccupazione “per le notizie sull’imminente disattivazione dell’impianto per il raffreddamento e la preparazione invernale dell’impianto olimpico del bob a Cesana-Pariol”.

Secondo Marocco “si tratta di una vera e propria doccia fredda, che fa seguito alle prospettive positive che si erano aperte nei mesi scorsi, a seguito dell’impegno bipartisan dei parlamentari piemontesi per la destinazione dei fondi avanzati nel bilancio dell’Agenzia Torino 2006 alla gestione degli impianti olimpici di Cesana e Pragelato. Tra le forze politiche e gli amministratori locali è ormai diffuso l’auspicio che i 40 milioni risparmiati dall’Agenzia, grazie ad un’oculata gestione dei fondi stessi ed ai ribassi d’asta, possano costituire la base ed il volano degli investimenti che saranno necessari nei prossimi anni per mantenere in perfetta efficienza un parco di impianti per gli sport invernali che ha pochi eguali nel mondo”. Ma il presidente del Fisi regionale sottolinea come sia “dal Cio, dal Coni, dal Governo e dagli Enti locali che deve venire una risposta seria e concreta al problema della gestione degli impianti olimpici di montagna che i Giochi Invernali del 2006 ci hanno lasciato in eredità”.

Le gare internazionali di bob, slittino, skeleton e sci nordico a suo tempo inserite nei calendari internazionali 2011/2012 sono state cancellate e il Piemonte è ormai periferico nell’economia del Circo Bianco dopo gli splendori delle Olimpiadi del 2006 e delle Universiadi del 2007. “Nel nostro territorio il know-how non manca di certo. Lo dimostra il successo tecnico ed organizzativo dei Mondiali di Slittino del gennaio scorso – ribadisce con orgoglio Marocco -. Quanto ai trampolini di Pragelato, accogliamo con soddisfazione l’appello del Sindaco, Giovanni Arolfo, che ipotizza una gestione affidata al Comune. Ci permettiamo però di far notare che ci sembra riduttiva l’ipotesi di limitare la gestione ad una attività a livello locale, che escluda la previsione di eventi agonistici internazionali. Vorrei ribadire che, in Val Chisone come in Alta Valsusa, operano società sportive con le competenze tecniche e la vocazione organizzativa necessari a riportare il circuito internazionale del salto e della combinata nordica a Pragelato”.

L’intenzione della Fisi Piemontese sarebbe quella di fare del complesso di Cesana-Pariol un Centro di addestramento e allenamento federale per il bob, lo slittino e lo skeleton e dei trampolini di Pragelato un centro di addestramento e allenamento per il salto e la combinata nordica. E intorno a questi poli progettare – di concerto con Enti Pubblici e Coni – una nuova stagione di grandi appuntamenti internazionali, uniche scadenze in grado di fornire alle valli olimpiche i finanziamenti per la costosa gestione degli impianti.

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