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Ambiente

A Torino molte aree sono a rischio alluvione. Quali sono le più esposte?

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ci risiamo: nuova allerta meteo per i prossimi giorni in Piemonte. Ancora una volta bisogna fare i conti col rischio alluvioni. Non si tratta di creare allarmismi, ma, purtroppo, di confrontarsi con un problema reale. E’ ancora fresca la memoria delle esondazioni che negli anni scorsi hanno devastato la Regione, creando danni ingenti anche a Torino: è successo nel ’94, poi nel 2000, e ancora nel 2008. Inutile dire che le aree critiche sono quelle vicine ai corsi d’acqua, ma scendiamo nel dettaglio: quali sono le zone di Torino più esposte a rischi?

L’indagine Operazione Fiumi, realizzata nel 2008 da Legambiente e Protezione Civile, ha stilato una ‘pagella’ dei capoluoghi piemontesi, valutando per ciascuno i livelli di rischio e interventi di messa in sicurezza delle zone critiche. Torino se la cava con un ‘sufficiente’: “infatti il capoluogo di Regione – così si legge nel rapporto –  pur avendo strutture nelle zone più esposte a pericolo, ha comunque provveduto a effettuare una manutenzione dei fiumi e del territorio. Si è inoltre dotato di un piano d’emergenza aggiornato”. Diamo un’occhiata a quel “piano d’emergenza aggiornato”, seguendo il corso dei fiumi che attraversano la città.

Il Po. Tutti i Torinesi ricordano le immagini drammatiche dei Murazzi completamente allagati durante l’alluvione 2000 e la costante allerta per la tenuta dei ponti Vittorio Emanuele I e Isabella. Il Piano Comunale segnala queste zone critiche. Destra idrografica (cioè aree a destra del fiume, se lo guardiamo dando le spalle alla sorgente, ndr): con limite corso Moncalieri, dal confine con il Comune di Moncalieri fino all’incrocio con via Villa Glori e da Ponte Isabella a Ponte Vittorio Emanuele I; a cavaliere di corso Casale, dal Motovelodromo a piazza Marco Aurelio; area del Parco del Meisino. Sinistra idrografica: dal confine con il Comune di Moncalieri al ponte Balbis (corso Bramante), con limite corso Unità d’Italia; dal ponte Balbis fino al ponte Isabella (Valentino), con limite corso Galileo Galilei; area del Borgo medioevale; area con limite viale Virgilio fino al ponte Umberto I (corso Vittorio Emanuele); area dei Murazzi; area alla confluenza con la Dora Riparia, con limiti corso Tortona e Cimitero Generale; parco Colletta fino al Ponte Stura

La Dora Riparia. E’ il fiume che ha creato più danni a Torino nel 2000: in zona Borgo Dora, nelle vie intorno all’Arsenale della Pace, c’erano negozi completamente devastati dal fango. Tantissimi i danni anche in zona Piero della Francesca (c.so Svizzera, inizio di via Borgaro). Vediamo le criticità segnalate dal Piano Comunale. Destra idrografica: dal confine con il Comune di Collegno, Tetti delle Basse di Dora, costruzioni ad ovest di via Pietro Cossa a nord di strada della Pellerina, costruzioni a sud di strada della Pellerina, corso Appio Claudio; Parco Carrara (Pellerina) fino a corso Lecce; incrocio di corso Regina Margherita con corso Tassoni; area ad est di corso Liguria, con limite sud via Treviso; area ad est di via Livorno, con limite sud via Ceva; area ad est della ferrovia con limite sud corso Ciriè e via Ciriè, fino all’incrocio con via Cirio; area tra via S. Pietro in Vincoli e corso Giulio Cesare, con limite sud via Vittorio Andreis; area tra via Priocca e corso XI Febbraio con limite sud via Pisano; abitazioni nel triangolo corso XI Febbraio – Via Bazzi; area delimitata da via Bazzi, via Verrocchio, via Fiochetto, via Genè, Scuola elementare Lessona, corso Regio Parco; area tra corso Tortona e il Po. Sinistra idrografica: area delimitata da corso Marche, corso Regina Margherita, via Pietro Cossa, sud via Pianezza, via Val della Torre, via Borgaro, via Verolengo; area ad est di via Orvieto, a sud di via Ciamarella; area ad est della ferrovia, delimitata a nord da via Cecchi fino alla palestra Cecchi e via Carmagnola, corso Vercelli, Lungo Dora Napoli fino al Ponte di corso Giulio Cesare; area ad est di corso Giulio Cesare, delimitata da corso Brescia, via Aosta, via Lodi, corso Palermo, via Modena, via Messina, via Mantova, via Catania, corso Novara; area ad est del Cimitero Generale.

La Stura di Lanzo. Anche questo torrente potrebbe creare problemi in caso di piogge abbondanti. Vediamo le criticità. Destra idrografica: le abitazioni di strada del Bramafame; Cascina Boscaglia; abitazioni di via Reiss Romoli; area del Tiro a segno nazionale; area ad est di corso Giulio Cesare con limite sud strada delle Basse di Stura; area dell’Arrivore. Sinistra idrografica: area a sud della tangenziale e ad est di strada dell’Aeroporto (Cascina Otto Bertoglio, Cascinotto Varetto, Cascinotto Garino, strada Bellacomba, Cascina Bellacomba, Cascina Nobella, strada dell’Antioca, costruzioni ad ovest del raccordo Torino – Caselle); impianto sportivo Germagnano; costruzioni a sud della strada dell’Antioca tra linea ferroviaria e Corso Vercelli; abitazioni a sud di via Frosinone – via Cavagnolo tra corso Vercelli e corso Giulio Cesare; area a sud di corso Giulio Cesare, limitata ad est da via Puglia incrocio via Centallo (Iveco); area a sud di strada del Cascinottto fino al confine con San Mauro (Barca, Bertolla).

Altre zone critiche. Sono da considerarsi a rischio anche le zone vicine ad alcuni torrenti e rii collinari, come il Rivo Pavese, il Rio Mongreno e il Rivo di Reaglie.

Foto: Marok.org

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