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Cultura

Penelope Cruz resta in villa. Niente passerella al Torino Film Festival

Davide Mazzocco

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Penelope Cruz resterà nella bella villa di strada del Nobile con il marito Javier Bardem e il figlio Leo. È dunque confermata la posizione del Torino Film Festival che aveva ribadito a più riprese di aver invitato – così come tutte le maestranze impegnate sui numerosi set torinesi – la star hollywoodiana ma di non aver stretto alcun accordo per garantirne la presenza. Nella conferenza stampa del 10 novembre il direttore Gianni Amelio aveva ribadito il concetto facendo capire come, in tempo di crisi e coerentemente con la propria storia, la kermesse non potesse e non volesse sobbarcarsi l’onere di un invito così prestigioso. “La madrina sarà Laura Morante” aveva spiegato il regista. Contemporaneamente l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Michele Coppola confermava la presenza dell’attrice e il quotidiano La Stampa andava addirittura oltre titolando che la musa di Almodovar avrebbe addirittura inaugurato la kermesse festivaliera. Il giorno seguente l’ufficio stampa smentiva quanto dichiarato da Coppola affermando che qualsiasi trattativa era di natura esclusivamente politica.

Nel week end l’assessore regionale alla Cultura ha fatto sapere di essere “stupito e dispiaciuto” per le polemiche di queste settimane di vigilia: “Non comprendo proprio come ancora si insista nel non voler riconoscere la realtà dei fatti e si preferiscano invece le polemiche sterili. Continuare a dire, anche solo a mezze parole, che la presenza di Penelope Cruz al prossimo TFF non sia in sintonia con la storia e con il carattere del nostro Film Festival mi sembra quanto di più autolesionista si possa fare. Insistere strumentalmente nel dire che non si devono pagare compensi straordinari per ospitare i protagonisti del cinema è – secondo Coppola – la riprova di come si vogliano mistificare i fatti”. Nella cabina di regia del Festival e all’assessorato alla Cultura del Comune di Torino però la pensano diversamente. Gianni Amelio e Maurizio Braccialarghe sono due “tecnici”, conoscono bene i meccanismi e le dinamiche di certi eventi nei quali l’ospite arriva tutt’altro che spontaneamente. Quanto sarebbe potuta costare la presenza di Penelope Cruz? 100-200mila euro? Ne sarebbe valsa la pena visto che l’intera manifestazione ha un budget di 2 milioni di euro? In buona sostanza Amelio e Braccialarge dicono: “Torino non è Venezia, meglio investire sui film piuttosto che sul red carpet”.  Le risorse (che sono pubbliche e, dunque, del pubblico) vanno dirottate sulla qualità del cartellone. Ci sono molte realtà in sofferenza nel settore culturale torinese. Teatri e compagnie che con 50mila euro possono restare in vita, progettare e produrre cultura sul territorio. Ben vengano gli ospiti illustri, dunque, ma in questo momento il Comune non può pagare esosi gettoni di presenza.

Secondo Coppola il TFF dovrebbe diventare “anche l’occasione per rincontrare gli attori, i registi e i tecnici che hanno lavorato a Torino e nella nostra regione riaffermando la centralità della Film Commission piemontese e del Fondo Fip nell’industria cinematografica italiana”. Secondo l’assessore “il cinema è emozione ed è impensabile che non ci siano un’inaugurazione e una premiazione all’altezza della qualità della rassegna. Il TFF, uno dei punti cardine del sistema cinema piemontese, ha inoltre il compito di essere vetrina internazionale per capitalizzare l’importante investimento della Regione Piemonte e degli altri Enti. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo dovremmo tutti adoperarci per attirare risorse e investimenti privati al fine di garantire la quantità e la qualità delle iniziative culturali ospitate in Piemonte”.

Dopo tanto parlare, insomma, giovedì si passerà ai fatti: con l’attrice Laura Morante e il regista Aki Kaurismäki star di un’inaugurazione del Tff per la quale si sarebbe messa la firma in tempi ben più floridi degli attuali. Intanto la posizione del Festival resta ferma: “Questa è una questione politica – fanno sapere dall’ufficio stampa -. Si tratta di decisioni che non passano da qui, ma ‘sopra’ di noi”. Continuare a parlare di Penelope Cruz senza che questa arrivi al Festival però un po’ di pubblicità gratuita alla manifestazione la sta facendo. Evidentemente, anche per vie traverse, il giovane e intraprendente assessore sta raggiungendo il suo obiettivo. E, comunque, mentre Penelope Cruz sarà impegnata sul set, a casa, in versione baby sitter, ci sarà Javier Bardem ovverosia l’attore più premiato della storia del cinema (1 Oscar, 2 Coppe Volpi a Venezia, miglior attore a Cannes e altri 68 riconoscimenti in giro per il mondo). Lui un salto in centro potrebbe farselo….

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