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Cuneo

Temperature primaverili in tutto il Piemonte. E senza neve nelle stazioni sciistiche è crisi

Davide Mazzocco

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Le vacanze natalizie si chiudono all’insegna di un pesante bilancio negativo. La colpa non è soltanto della crisi economica: a far calare l’afflusso di turisti in alta quota ha contribuito anche il clima. A causa del föhn che ha spirato sino alle prime ore di ieri, in giornata le temperature hanno addirittura superato i 15 gradi, quindi 10 gradi sopra la media dello stesso periodo. A Torino ieri si è registrata una punta massima di 15,6 gradi: in tanti spinti dalla bella giornata hanno tirato fuori la bicicletta o le scarpe da running e in collina c’è stata una vera e propria invasione di escursionisti a corto raggio. Per non parlare delle vie del centro. Anche negli altri capoluoghi le temperature massime sono state quasi primaverili: 14,5 ad Alessandria, 13,6 ad Asti, 13,5 a Biella, 14,7 a Cuneo, 12,5 a Novara e a Verbania, 13,4 a Vercelli.

Lo zero termico è sceso a 1700-1800 metri e addirittura a 1200 metri sui rilievi nordoccidentali e settentrionali mettendo in seria difficoltà molte stazioni sciistiche. Nel cuneese è crisi nera: il comprensorio di Mondolè Ski che riunisce gli impianti di Prato Nevoso, Artesina e Fabrosa Soprana ha registrato un calo del 90% degli incassi mettendo in pericolo i 300 posti di lavoro dei dipendenti fissi delle società degli impianti. Anche Limone Piemonte chiuderà gli impianti fino a venerdì. Alla fine di dicembre le società che raggruppano gli impianti del cuneese hanno avuto un incontro con l’assessore Alberto Cirio per richiedere sgravi fiscali e ottenere finanziamenti dalle banche per far fronte alla situazione di deficit.

Decisamente migliore il bilancio nelle valli del torinese. Le vacanze natalizie sembrano avere raddrizzato il bilancio di una stagione che era cominciata sotto i peggiori auspici. Bardonecchia, Sauze d’Oulx e Sestriere oltre agli habitué italiani e anglosassoni hanno visto un forte incremento dei turisti provenienti dalla Russia. A tenere in piedi impianti e indotto sono stati soprattutto gli stranieri. Per richiamare gli appassionati italiani, intanto, Bardonecchia lancia ski-pass giornalieri a 25 euro dal lunedì al venerdì da oggi sino alla fine della stagione.

In settimana l’assessore Cirio incontrerà una delegazione delle società dello sci per valutare l’entità della crisi. L’assessorato ha già confermato che non vi saranno stanziamenti aggiuntivi ma verranno anticipati i fondi previsti per il Piano Neve e probabilmente verranno sostenute le richieste di agevolazioni fiscali e di finanziamenti per le società degli impianti messe in ginocchio da questo strano inverno che sembra una primavera anticipata.

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