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Sanremo sempre più trash. E l’Arcigay Torino insorge

Davide Mazzocco

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Non bastavano i discorsi della montagna, i pastrocchi del voto, le vallette di riserva e le parolacce della serata inaugurale, a Sanremo quest’anno si è deciso di fare le cose in grande e così sul palco sono saliti i Soliti Idioti, Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, già volti di Mtv, idoli dei teenager e protagonisti di un omonimo film di grande successo. Fedeli alla linea imposta dal loro nome d’arte, i due comici hanno deliziato i telespettatori e il pubblico plaudente dell’Ariston con numeri di “alta scuola” fra cui uno sketch di grana grossa (per usare un tiepido eufemismo) sul loro matrimonio gay. La gag è iniziata con una domanda a Gianni Morandi: “Perché quest’anno non ci sono canzoni sugli omosessuali?”.

Il presentatore-cantante-attore-maratoneta di Monghidoro è stato dunque chiamato a officiare la cerimonia “vi dichiaro marito e non lo so”. Ancora storditi dallo spacco di Belen Rodriguez e abbagliati dalla professionalità di Elisabetta Canalis (“E ora… Ugenio Finardi!”) gli spettatori hanno, infine, assistito al bacio fra il solito idiota alto (Biggio) e Morandi il quale ha successivamente chiosato: “Non ho niente contro gli omosessuali, ma preferivo Belen”. E giù risate e applausi come da programma.

L’Arcigay torinese non ha tardato a replicare a questo triste teatrino che, in un altro paese, costerebbe il posto a qualsiasi direzione artistica: “Ieri sera Sanremo ha sceso di nuovo la scala dei livelli di dignità e civile decenza – si legge nel comunicato stampa di stamane -. L’intervento dei Soliti Idioti, pensato per far sapere che Sanremo ‘non è contro, però…’, spicca per una serie di vergognose dichiarazioni. Per quanto si tenti di sdrammatizzare il ridicolo accennando a Giovanardi, definire i gay come donne senza mestruazioni è vergognoso, soprattutto utilizzando i soliti stereotipi svolazzanti.  Morandi non riesce nemmeno a dire Marito e Marito, ricorda quasi Berlusconi quando afferma: ‘Io non ho niente contro ma preferisco Belen’ e si preoccupa subito di mettere avanti le mani con Mazza per le polemiche. La strada intrapresa dalla Rai per il politically correct sulle tematiche LGBT passa inesorabilmente attraverso la macchietta, il ridicolo, la volgarizzazione. Ancora una volta il popolo gay diventa quello da insultare per non scontentare nessuno”.

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