Ambiente
“Città a misura di bicicletta”: un manifesto per salvare i ciclisti
Ecco perchè – nel suo piccolo, piccolissimo – anche QP ha deciso di aderire alla campagna del Times diffondendo gli 8 punti del manifesto per “salvare i ciclisti”:
- Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
- I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
- Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
- Il 2% del budget dell’Anas dovrà essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
- La formazione dei ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
- 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
- I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays.
- Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere riforme.

