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Gancia, niente allarmismi per il ridimensionamento dell’organico

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo l’allarme, la quiete? Paolo Fontana, amministratore delegato della Gancia, storica ditta di Canelli, acquistata dai russi lo scorso anno, in seguito alle recenti notizie sul potenziale ridimensinamento dell’organico, corregge il tiro in una lettera. L’azienda del Vermouth Bianco, da un paio di anni, ha avviato un processo di sviluppo estero per il rilancio di alcuni prodotti, spumanti e vermouth.

La lettera dell’ad non parla direttamente di licenziamenti e riduzione di personale, ma di ridimensionamento che c’è, ma riguarda i vini, la cessione di Rivera e la chiusura della vendita diretta, insieme al recupero della competitività sul mercato attraverso la riduzione dei costi di struttura e di prodotto.

Insomma, non si parla di licenziamenti post acquisizione russa, ma di percorrere una strada già tracciata, sulla carta, per rafforzare la Gancia e non chiedendo sacrifici ai lavoratori, ma aumentando il capitale,  avviando un piano industriale con il sostegno delle banche e inserendo un nuovo e forte partner in grado di fungere da “trampolino di lancio”. Nel frattempo, però la Gancia stringe i rapporti con il sindacato locale per valutare come creare valore e qualità sul territorio.

 


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