Seguici su

Cultura

Lavori in corto, il cinema giovane che fa i conti con la realtà

Davide Mazzocco

Pubblicato

il

Da sabato 26 a lunedì 28 maggio l’Associazione Museo Nazionale del Cinema e l’Associazione Riccardo Braghin presentano la prima edizione di Lavori in corto, concorso rivolto agli under 35 per la realizzazione di cortometraggi sulla tematica del lavoro come mezzo di inserimento e integrazione sociale, con particolare attenzione alla realtà delle persone emigrate e immigrate. Le proiezioni, tutte rigorosamente a ingresso libero, si svolgeranno presso la Casa nel Parco di Mirafiori, la Casa del Quartiere di San Salvario e il Cinema Massimo, e accenderanno i riflettori sul lavoro, inteso come prima esigenza economica del migrante e sua prima opportunità sociale.

ll tema di Lavori in corto verrà declinato nelle sue diverse accezioni attraverso gli 11 cortometraggi in concorso (di cui 6 anteprime) e i 12 fuori concorso che ci accompagneranno tra i colori e la fatica di chi lavora a Porta Palazzo in Torino multietnica, nei campi di pomodori raccolti da braccia straniere in Tom’s story (anteprima) fino ai sapori dei cibi etnici di Kaffé Kirkuk (anteprima) e alla cucina di un ristorante che di italiano ha solo il cuoco, Tajarin (anteprima). Passeremo dalla visione spensierata del mondo del lavoro vista dagli occhi dei bambini in Chissà se lavorare è bello, a quella più disincantata di un giovane disoccupato ne Il lavoro rende uguali (anteprima), al racconto autobiografico di un ragazzo romeno alle prese con una faticosa integrazione, Ciprian Nour (anteprima). Vedremo come viene interpretata la sicurezza sul lavoro in Rischio residuo e il mondo del precariato ne L’ultima parola, dove un ascensore bloccato diventa occasione di confronto tra il team leader di un call center e un giovane ragazzo disoccupato interpretato da Ettore Scarpa.

“Lavori in corto – affermano il Presidente dell’AMNC Vittorio Sclaverani e il Presidente dell’Associazione Braghin Eugenio Gruppi – nasce dalla volontà di documentare a mezzo video come, in un periodo in cui la realtà del lavoro è sempre più precaria, ci siano tante situazioni nelle quali le persone riescono a re-inventarsi in nuove attività e come proprio attraverso il lavoro si siano realizzati e si realizzino tanti percorsi positivi di integrazione tra italiani e stranieri. Il concorso è rivolto agli under 35 per stimolare i giovani nell’interpretare il tema non facile del lavoro come mezzo di inclusione sociale e vedere attraverso i loro occhi quali possono essere le vie di uscita da un periodo di forte crisi.”

I cortometraggi in gara a Lavori in corto, coordinato da Valentina D’Amelio, concorrono per aggiudicarsi il Primo Premio di 1.500 euro offerto dall’Associazione Braghin, il Premio della Giuria, consistente nell’utilizzo gratuito per due settimane di uno dei moduli della sede di Film Commission Torino Piemonte di via Cagliari 42, e il Premio “Il sapere è lavoro” di 500 euro offerto dalla CGIL Torino. I premi verranno conferiti nella serata finale di lunedì 28 maggio al Cinema Massimo da una giuria presieduta dal Presidente dell’Associazione Riccardo Braghin Eugenio Gruppi e composta dalla direttrice del Centro Interculturale della Città di Torino Anna Ferrero, dalla segretaria generale della CGIL Torino Donata Canta e  dall’attore e regista torinese di origini tunisine Hedy Krissane.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese