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Economia

Fallita la conciliazione in Abi fra Intesa SanPaolo e i sindacati

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ fallita la conciliazione in ABI fra le parti sindacali e Intesa San Paolo che faceva seguito alla mobilitiazione  attivata dopo l’annuncio dell’intenzione di chiudere mille filiali. Si potrebbe arrivare a questo punto a uno sciopero di tutto il gruppo.  La chiusura delle filiali si sommava a numerose altre questioni sul tavolo, dai nuovi orari degli sportelli agli accordi di armonizzazione dei contratti di gruppo e alla tutela degli esodati in vista della definizione dei decreti sulla riforma delle pensioni. In particolare la chiusura degli sportelli e la questione esodati potrebbero incidere sul piano d’impresa, di cui la banca si è detta non disponibile a parlare con i rappresentanti dei lavoratori.

Sugli esodati la banca ha dichiarato, come si legge nel comunicato unitario dei sindacati che annunciava la mobilitazione dei dipendenti del gruppo, che “qualora fosse confermata la mancata salvaguardia economica oltre il 2013 e la permanenza vincolante nel Fondo di Solidarietà sino a 62 anni, sospenderebbe le uscite previste per il 30 giugno 2012. Nessun dipendente lascerà la banca senza la prospettiva della pensione, ma i requisiti per il pensionamento introdotti dalla riforma Fornero rendono certa l’uscita dal gruppo solo per un migliaio di dipendenti dei circa 4.500 che avevano chiesto l’uscita anticipata attraverso il passaggio dal Fondo di Solidarietà.

Il numero definitivo delle uscite potrà essere calcolato solo quando le norme e i relativi criteri attuativi saranno varati in via definitiva, ma la riduzione del personale del gruppo potrebbe rivelarsi inferiore rispetto a quella preventivata fino qualche mese fa. Se a queste mancate uscite si uniscono gli almeno 3.000 dipendenti che lavorano nelle filiali destinate alla chiusura è evidente che i problemi occupazionali stanno diventando gravi.

Non si hanno ancora informazioni sui tagli occupazionali relativi al Piemonte dovuti alla riduzione di mille sulle seimila filiali nazionali.

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