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Guariniello accellera per finire l’indagine su Stamina Foundation: indagate 13 persone tra cui il presidente Davide Vannoni

Redazione Quotidiano Piemontese

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davide-vannoniSi è tenuta in procura a Torino la riunione in cui  il procuratore Raffaele Guariniello ha voluto fare il punto insieme ai carabinieri del Nas sulla vicenda che riguarda il fascicolo aperto sulla Stamina Foundation. Le indagini si focalizzeranno anche su delle verifiche relative al giro di mail emerso in questi giorni tra medici della Stamina Foundation e altri professionisti. I carabinieri del Nas, su mandato del pm Raffaele Guariniello, stanno proseguendo l’acquisizione di documenti e sentendo testimoni. A quanto si apprende in ambienti vicini alla Procura, l’intenzione sarebbe quella di chiudere il fascicolo dopo le feste. Fino a oggi sono oltre settanta le potenziali vittime individuate dagli investigatori o che hanno sporto denuncia. Nell’inchiesta sono indagate 13 persone, tra cui il presidente Davide Vannoni, accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, somministrazione di farmaci imperfetti e somministrazione di farmaci pericolosi per la salute. Secondo le indagini l’intento della Fondazione era trarre un guadagno da pazienti con malattie senza speranza, con trattamenti che i parenti dei malati arrivavano a pagare anche 50 mila euro.

Secondo il tavolo tecnico composto da Nas, Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Trapianti e Agenzia del Farmaco il metodo Stamina è pericoloso e scadente:  “Non esiste documentata efficacia del metodo Stamina Foundation. E’ preoccupante la pratica di utilizzare cellule provenienti da un paziente e infuse in un altro paziente. Per quanto riguarda la dose di infusione, la si potrebbe definire omeopatica”.

L’elenco dei rischi potenziali  deriva anzitutto dalla biopsia midollare, la manipolazione delle cellule staminali, la loro reintroduzione mediante puntura lombare, Si tratterebbe di  medicinali imperfetti, con controindicazioni come nausea e cefalea, possibili  meningiti batteriche, ematomi e traumi midollari, fino alle localizzazioni cellulari atipiche e incontrollate e al rischio di insorgenza di tumori dovuti alla possibile trasformazione di cellule preneoplastiche durante le manipolazioni in vitro”.

Per il ministro Lorenzin: “Il metodo Stamina non esiste dal punto di vista scientifico, non abbiamo ancora le prove. Vediamo quando sarà provato o non provato. In realtà l’altro comitato aveva già dato il verdetto, vediamo cosa farà il secondo”. Infatti nei  prossimi giorni  sarà pubblicato il decreto di nomina del nuovo Comitato scientifico che dovrà valutare la possibilità di sperimentazione del metodo Stamina.

Da parte sua la Stamina Foundation lamenta sulla sua pagina Facebook un vero e proprio attacco mediatico 

È parte del peggior giornalismo di cronaca che emette sentenze senza sapere ciò di cui sta parlando e raccoglie frammenti dalla procura e ne diventa cassa di risonanza, facendo processi mass mediatici. Raccoglie stralci di interrogatori e li spaccia per interviste fatte direttamente agli interessati (il problema è che coloro che conducono le indagini dovrebbero, per legge, essere tenuti al segreto istruttorio). Insomma abbiamo sotto gli occhi non solo la macchina del fango, ma una macchina del fango falsa e pretestuosa.

Davide Vannoni ha annunciato di essere in trattativa per portare il Metodo Stamina fuori dall’Europa a Capo Verde e ad  Abu Dhabi.