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Cronaca

Ancora acquisti con assegni scoperti: nell’albese denunciate due pregiudicate

Redazione Quotidiano Piemontese

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carabinieri alba in motoDue distinte signore che simulavano un tenore di vita elevato. Apparivano così le truffatrici agli ignari commercianti albesi che sono stati raggirati di 5mila e 2mila euro in gioielli. La truffa, messa a segno ad Alba, ai danni di una nota gioielleria ed una oreficeria del centro storico, è stata presto scoperta da carabinieri della Compagnia di Alba a seguito della denuncia degli esercenti.

Le due si sono presentate in sequenza presso la gioielleria dove hanno acquistato un orologio Rolex da donna del valore di 5mila euro e nell’oreficeria comprando un collier da 2mila euro, in entrambi in casi hanno pagato con assegni bancari tratti da due diversi conti correnti e staccandoli da altrettanti carnet. Ai titolari delle attività commerciali sembrava tutto normale e non si erano insospettiti di nulla, salvo poi scoprire all’atto del versamento presso le loro banche che si trattava, nel primo caso di un assegno rubato a Poirino al proprietario di un’abitazione svaligiata dai soliti ignoti ad ottobre del 2012 e nel secondo caso di un titolo di credito provento di un furto su un’auto commesso nei giorni scorsi dinanzi all’Ospedale di Asti ai danni di un medico.

I militari sono riusciti a risalire all’identità delle due truffatrici acquisendo ed esaminando i filmati delle telecamere comunali posizionate lungo la centrale Via Maestra. In seguito, facendo visionare alle vittime del raggiro le foto segnaletiche delle due donne già schedate in quanto entrambe pregiudicate per truffa e furto, sono riusciti ad identificarle con certezza. Si tratta una 25enne italiana disoccupata di Chieri (To) ed una 30enne disoccupata di origine romena che abita ad Asti. Nei giorni scorsi i carabinieri albesi, su mandato dell’Autorità Giudiziaria, hanno anche perquisito le abitazioni delle due indagate senza però alcun esito, il Rolex ed il collier erano evidentemente già stati piazzati sul “mercato nero”. Ora le due sono state denunciate dai Carabinieri alla Procura della Repubblica di Alba e dovranno rispondere di concorso nei reati di truffa aggravata, falso e ricettazione. 

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