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Ambiente

Torino, distrutta colonia di gabbiani in riproduzione per costruire un capannone

Gabriele Farina

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gabbiano-realeLa polemica è scoppiata grossa questa volta a Torino. A scatenarla le proteste di WWF e Ebn Italia per la distruzione di una colonia di gabbiani nel loro periodo di riproduzione. A creare il danno è stato l’abbattimento di un capannone in disuso per costruirne uno nuovo dove troverà spazio un nuovo punto vendita Leroy Merlin. Le associazioni animaliste avevano fatto notare che sul tetto del capannone si erano stabiliti una quindicina di esemplari di gabbiano reale, che avevano scelto il luogo per la riproduzione. Il gabbiano reale mediterraneo, spiegano Wwf e Ebn Italia, è una specie protetta ai sensi della legge nazionale sulla caccia, vive solo nel bacino del Mediterraneo e centro Europa. Il suo areale è in espansione, ma il suo numero è in deciso calo. A Comacchio, per esempio,  nel 2010 nidificavano 2500 coppie e nel 2013 solo 400.
A Torino si era stabilita questa colonia che è stata completamente distrutta dall’abbattimento del capannone. Gli adulti sono volati via con l’azionarsi delle ruspe ma nidi, uova e piccoli sono stati cancellati.

Si legge in una nota congiunta delle due associazioni: “Nidi distrutti, piccoli uccisi, colonia annientata. Ci si chiede a cosa serva e soprattutto che fine abbia fatto il vigente Regolamento Tutela Animali della città di Torino che recita ‘è vietato catturare, uccidere, disturbare ed allontanare forzatamente le specie aviarie ivi compreso distruggere i siti di nidificazione durante il periodo della riproduzione e del successivo svezzamento, ovvero porre in atto qualsiasi forma di maltrattamento’, ma soprattutto la legge Nazionale 157/92, che vieta di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e di asportare i nidi in periodo di nidificazione”.

A rendere più grave il gesto, secondo le due associazioni, il fatto che sarebbe stato sufficiente aspettare due settimane ed i piccoli sarebbero tutti stati in grado di prendere il volo e lasciare il nido all’arrivo delle ruspe.
Nella diatriba interviene anche Leroy Merlin che assicura di essere completamente all’oscuro della vicenda. dalla direzione fanno sapere che sull’area sono state fatte verifiche ambientali ed in alcuni casi (come quello di un albero protetto da salvaguardare) si è intervenuti con le azioni necessarie. Nessuna segnalazione è invece arrivata dagli enti preposti relativamente alla colonia di gabbiani.
Per rimediare in parte al danno fatto Leroy Merlin si è dichiarata disposta a regalare alla Città di Torino un certo numero di nidi adatti ad ospitare gabbiani reali in territorio urbano per favorire la riproduzione della specie.

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