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Economia

E’ ufficiale si chiamerà Fiat Chrysler Automobiles, avrà sede legale in Olanda, fiscale nel Regno Unito e sarà quotata a New York

Redazione Quotidiano Piemontese

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fcaIl cda di Fiat ha comunicato ufficialmente le scelte tanto attese: la nuova società che nascerà dalla fusione di Fiat e Chrysler avrà sede legale in Olanda, fiscalmente la sede sarà nel Regno Unito sarà quotata alla borsa di New York e secondariamente alla borsa di Milano. Per quello che riguarda il bilancio 2013 di Fiat cresce l’utile netto e si abbassa l’indebitamento netto mentre arrivano i primi risultati della strategia Premium. Al 31 dicembre 2013 l’indebitamento netto industriale del gruppo Fiat è pari a 6,6 miliardi di euro, in calo rispetto agli 8,3 miliardi di euro registrati al 30 settembre 2013, grazie ai flussi di cassa positivi generati nel trimestre da Chrysler (1,4 miliardi di euro) e da Fiat esclusa Chrysler (0,3 miliardi di euro).

Il comunicato di Fiat

Oggi il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. (“Fiat”) ha approvato una riorganizzazione societaria e la costituzione di Fiat Chrysler Automobiles (“FCA”), un costruttore di automobili integrato e globale.

Dopo l’acquisto da parte di Fiat della quota di minoranza in Chrysler Group LLC che era detenuta dal VEBA Trust, il Consiglio di Amministrazione di Fiat ha esaminato le alternative più appropriate per la nuova governance e la nuova struttura societaria. Con l’obiettivo di costituire un’Azienda che, per dimensioni e capacità di attrazione sui mercati finanziari, sia comparabile ai migliori concorrenti internazionali, il Consiglio ha deciso di costituire Fiat Chrysler Automobiles N.V., società di diritto olandese che diventerà la holding del Gruppo. Le azioni ordinarie di FCA saranno quotate a New York e a Milano.

“La nascita di Fiat Chrysler Automobiles segna l’inizio di un nuovo capitolo della nostra storia. Il viaggio che è iniziato più di dieci anni fa con la ricerca di soluzioni che assicurassero a Fiat il proprio posto in un mercato sempre più complesso è culminato nell’unione di due organizzazioni, ognuna con una grande storia nel panorama automobilistico ma con caratteristiche e punti di forza geografici differenti e complementari. FCA ci permette di affrontare il futuro con rinnovata motivazione ed energia”, ha commentato John Elkann, Presidente di Fiat.

“Oggi – ha affermato Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di Fiat e Presidente e Amministratore Delegato di Chrysler Group – è una delle giornate più importanti della mia carriera in Fiat e Chrysler. Cinque anni fa abbiamo iniziato a coltivare un sogno di cooperazione industriale a livello mondiale, ma anche un grande sogno di integrazione culturale a tutti i livelli. Abbiamo lavorato caparbiamente e senza sosta a questo progetto per trasformare le differenze in punti di forza e per abbattere gli steccati nazionalistici e culturali. Ora possiamo dire di essere riusciti a creare basi solide per un costruttore di auto globale con un bagaglio di esperienze e di competenze allo stesso livello della migliore concorrenza. L’adozione di una struttura di governance internazionale e le previste quotazioni, che miglioreranno l’accesso del Gruppo ai mercati globali con evidenti vantaggi finanziari, completeranno questo progetto”.

La proposta approvata dal Consiglio di Fiat prevede che gli azionisti di Fiat ricevano un’azione FCA di nuova emissione per ogni azione Fiat posseduta e che le azioni ordinarie di FCA siano quotate al New York Stock Exchange (NYSE) con un’ulteriore quotazione sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Milano. Ci si attende che FCA abbia la residenza ai fini fiscali nel Regno Unito, ma questa scelta non avrà effetti sull’imposizione fiscale cui continueranno ad essere soggette le società del Gruppo nei vari Paesi in cui svolgeranno le loro attività.

Al fine di favorire lo sviluppo e la presenza di un nucleo di azionisti a lungo termine, FCA adotterà un sistema che consentirà anche l’emissione di azioni speciali con diritto di voto. Gli azionisti Fiat che parteciperanno, anche per delega, all’Assemblea della società che sarà convocata per deliberare sulla proposta e rimarranno azionisti della società sino al completamento dell’operazione, indipendentemente dal voto espresso in assemblea, avranno il diritto di ricevere, oltre alle azioni ordinarie FCA di nuova emissione, un pari numero di azioni speciali con diritto di voto che saranno regolate con specifici termini e condizioni.

Successivamente al closing, gli azionisti di FCA che avranno detenuto le loro azioni ordinarie per tre anni avranno diritto di accedere a questo sistema di voto basato sulla fedeltà. Gli azionisti di FCA avranno diritto a detenere le azioni speciali con diritto di voto sino a quando non trasferiranno le loro azioni ordinarie. Questo sistema ha come obiettivo di facilitare la costituzione di una base azionaria stabile e di premiare gli azionisti a lungo termine, fornendo contemporaneamente al Gruppo una maggiore flessibilità nel perseguire opportunità strategiche.

L’operazione proposta oggi richiede l’approvazione della relativa documentazione formale da parte di un successivo Consiglio d’Amministrazione e, in seguito, da parte dell’Assemblea degli Azionisti di Fiat.

Il completamento dell’operazione sarà soggetto ad un numero limitato di condizioni, tra cui l’ottenimento della quotazione al NYSE e quella che l’esborso massimo derivante dall’esercizio da parte degli azionisti di Fiat dal diritto di recesso nonché da eventuali esercizi dei diritti di opposizione dei creditori non ecceda 500 milioni di euro. La quotazione sull’MTA di Milano avverrà dopo l’inizio della quotazione al NYSE. Ci si attende che l’operazione sia completata entro la fine dell’anno. Le scelte societarie fatte oggi, in particolare quella sulla sede legale, nascono da necessità e opportunità derivanti dal fatto che, con l’unione di Fiat e di Chrysler, si viene a creare un grande gruppo automobilistico internazionale presente in tutto il mondo.

L’attuale organizzazione in quattro region operative continuerà ad essere l’asse portante della nuova Società. Tutte le attività che confluiranno in FCA proseguiranno la propria missione, compresi naturalmente gli impianti produttivi in Italia e nel resto del mondo, e non ci sarà nessun impatto sui livelli occupazionali.

All’inizio di maggio 2014 il Gruppo presenterà un piano strategico di lungo termine alla comunità finanziaria.

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