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Legambiente: nel 2013 Torino si conferma capitale dello smog. Anche Alessandria e Vercelli nella top ten delle peggiori

Redazione Quotidiano Piemontese

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smogTorino con 126 giorni di superamento, su un massimo di 35 consentiti del limite medio giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo stabilito dalla legge, si conferma anche nel 2013 la “capitale italiana dello smog”. Nella top ten delle peggiori secondo Legambiente troviamo altre due piemontesi. Nella classifica nazionale, subito Torino troviamo Napoli (120 superamenti) e Frosinone (112). Appena sotto al podio ci sono anche Alessandria (92), Salerno (90), Benevento (89) e Vercelli (86). In undicesima posizione Asti con 79 sforamenti. Sono fuorilegge anche Novara con 60 sforamenti e Biella con 43. La maglia nera dello smog assegnata da Legambiente al capoluogo subalpino non è piaciuta molto al Comune di Torino secondo cui “qualità dell’aria sarebbe in miglioramento”. 

“Il 2013, sancito dalla comunità europea come anno dell’aria, doveva essere l’occasione per affrontare seriamente il problema dell’inquinamento atmosferico ma, invece, si è fatto davvero poco e anche il 2014 non sembra iniziare nei migliori dei modi –dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Le nostre città devono tornare a respirare, ad essere più verdi, ad avere uno sviluppo in sintonia con l’ambiente ed essere delle fucine di innovazione. Ripensare i centri urbani, migliorare la qualità di vita e dell’aria significa prima di tutto ripartire dal trasporto pubblico, che si conferma essere un passaggio strategico per il cambiamento dei nostri centri urbani. Eppure proprio nella nostra regione che vanta primati europei per smog si è deciso di cancellare dodici tratte ferroviarie e di tagliare pesantemente i fondi per il trasporto pubblico locale. Continuiamo così a respirare smog e ad accumulare ulteriore ritardo nella competizione con la qualità della vita delle città europee”.

I dati sullo smog sono stati diffusi da Legambiente in occasione della partenza del Treno Verde 2014. La campagna, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, farà tappa in 11 città lungo tutto lo stivale dal 13 febbraio al 28 marzo per poi terminare il viaggio a Torino il 25, 26, 27 e 28 marzo.

Il Comune di Torino non ci sta però ad essere etichettato come la “capitale italiana dello smog”. La qualità dell’aria sarebbe invece in miglioramento, come spiega in una nota Palazzo Civico:

In relazione al rapporto stilato da Legambiente “Mal’aria 2014” che assegna, come ormai ogni anno a Torino il primo posto tra le città italiane per inquinamento da Pm10, si precisa che il valore riportato dagli autori è riferibile alla sola stazione Grassi che ha sempre avuto il numero di superamenti maggiore in relazione alle altre stazioni; nella pagina di Informambiente all’indirizzo http://www.comune.torino.it/ambiente/aria/aria_torino/valori_annuali_pm10.shtml è possibile effettuare un confronto.

Nel 2013 i superamenti erano 123 alla stazione Grassi e 68 alla stazione Lingotto; la media dei valori per la stazione Grassi nel mese di gennaio 2013 era di 81 mcg/mc, mentre nel gennaio 2014 è sceso a 68. Nella centralina Lingotto la media del gennaio 2013 era di 68 mcg/mc, scesa a 51 nel 2014.
“Dal confronto dei dati – sottolinea l’assessore Enzo Lavolta – si nota un miglioramento delle concentrazioni di polveri nel 2013 rispetto agli anni precedenti. In particolare, il valore medio del periodo considerato è diminuito, mediamente su Torino, del 22% rispetto allo scorso anno e il numero di superamenti del 10% con un picco di – 32% nella stazione TO-Lingotto”.

Se poi si prendono in considerazione le stazioni di rilevamento Grassi e Consolata si nota che dal 2003 ad oggi c’è stata una riduzione di circa il 40% per i valori medi e di oltre il 50% per il numero di superamenti. La situazione della qualità dell’aria nella Città di Torino è quindi da considerarsi ancora non buona, ma sicuramente in via di miglioramento.

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