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Nuovi posti di lavoro nell’astigiano con l’affitto di poltrona per fare impresa a casa altrui

Redazione Quotidiano Piemontese

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 Il lavoro cambia le sue regole e opportunità in questo periodo di forte recessione economica in cui la creatività si accompagna alle scelte ad effetto anti-crisi. E così, Asti crea l'”affitto di poltrona”, ovvero un’occasione per oltre 300 esercizi di parrucchieri ed estetisti, tutti con sede nella provincia astigiana, per noleggiare, nel proprio spazio lavorativo, una poltrona o una cabina. Andrea Cerrato, assessore comunale al Commercio, insieme ai funzionari del settore, ai consiglieri del Comune astigiano e ai rappresentanti delle associazioni di categoria artigiane hanno presentato lunedì 17 marzo il nuovo progetto. In pratica, si tratta di un contratto tra privati, il titolare di un negozio, ad esempio di acconciature, e un altro professionista, dotato di partita Iva che, pur volendo svolgere attività da libero professionista come estetista, parrucchiere o simili, non ha la disponibilità economica per farlo, per aprire un’attività e può optare per l’affitto di una poltrona o una cabina. L’affitto prevede che la persona in questione svolga il proprio lavoro in autonomia, da sola, senza l’ausilio di collaboratori, rispettando determinate regole e limitazioni e senza interferire con il lavoro altrui. E’ un’impresa nell’impresa, una sorta di matriosca del lavoro.

Per evitare di correre il rischio che il titolare del negozio, per offrire a terzi il noleggio a scapito dei propri dipendenti pensando di poterne fare a meno perché subentri un’altra persona, va specificato che esistono precisi divieti. Il titolare, infatti, non può noleggiare lo spazio a chi abbia prestato servizio nel suo salone negli ultimi 5 anni alle sue dipendenze o a chi abbia licenziato personale negli ultimi due anni. insomma, per creare lavoro, bisogna prima salvaguardare quello esistente, secondo le associazioni di categoria.    

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