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Dal taglio dei dirigenti comunali Asti ha risparmiato 370mila euro. Ora si riorganizza il resto del personale

Redazione Quotidiano Piemontese

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Fabrizio Brignolo

Fabrizio Brignolo

I dirigenti comunali costano e anche molto, ragion per cui l’Amministrazione astigiana ha deciso di tagliare il superfluo. “Quando sono diventato sindaco – commenta Fabrizio Brignolo, primo cittadino di Asti – ho trovato in  questo Comune un dirigente messo a dirigere tre persone e un altro a dirigerne sei: dirigenti da 85mila euro di stipendio a testa all’anno. Ho capito subito che bisognava riorganizzare tutto perché questi sprechi non erano accettabili. A meno di due anni dall’insediamento con Santo Cannella, assessore al personale, abbiamo ridotto di tre unità il numero dei dirigenti, con un risparmio su base annua per i cittadini astigiani di 370mila euro e tutti i dirigenti ora hanno un carico di lavoro adeguato, anzi, alcuni si stanno prestando a un lavoro straordinario nell’interesse dei cittadini. Il risparmio – prosegue Brignolo – sarebbe superiore se la pesante lobby dei segretari comunali e il consigliere Giovanni Pensabene non avessero “silurato” la convenzione stipulata con la Provincia per dividere le spese del segretario comunale e la convenzione con la Casa di Riposo Città di Asti che ci consentiva di dividere il costo di un unico dirigente ai servizi sociali”. Ora l’amministrazione comunale ha avviato la seconda fase della riorganizzazione, quella che scende dal livello dirigenziale al corpo più profondo della struttura. La giunta ha approvato le “Linee di indirizzo per la revisione degli assetti organizzativi”, che individua le nuove attività, ritenute prioritarie, sulle quali sarà disegnato il nuovo assetto organizzativo. Inoltre, in virtù dell’affidamento a privati di alcuni servizi pubblici, il Comune intende applicare un sistema di controlli più adeguati a verificare il tipo di lavoro assegnato alla aziende. Verrà creato anche un unico servizio che consenta ai cittadini di ricevere risposte celeri dagli impiegati comunali senza passare di sportello in sportello.

Tutto questo imporrà una profonda riorganizzazione che verrà effettuata consultando i rappresentanti dei lavoratori e cercando di reintrodurre prospettive di mobilità a carriera, per rinnovare e motivare al meglio tutte le persone che oggi lavorano nell’amministrazione. “A tutti – concludono sindaco e assessore – deve essere almeno data una prospettiva di miglioramento e, viste le necessità imposte dai continui pensionamenti e dalle nuove esigenze dei cittadini, di coprire di volta in volta settori diversi, è necessario che la capacità delle persone di sostenere ruoli differenziati diventi un elemento premiante nei percorsi di carriera”.

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