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Fassino si dissocia dall’affaire agende di Gamberale: mi sono occupato di Sagat, soltanto dopo che sono stato eletto Sindaco di Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo un articolo sul Fatto Quotidiano di qualche giorno fa sull’indagine su Sea, dai documenti sequestrati a Vito Gamberale, patron del fondo F21 a cui fa capo l’aeroporto milanese e da poco più di un anno anche quello torinese, emergerebbero rapporti o tentativi di incontri con Fassino ben prima che lui diventasse sindaco della città: in una nota dell’agenda di Gamberale relativa a un incontro del 26 gennaio 2011, si legge: “Torino: creare clima per Sagat. Romani, check con Chiamp. da parte I.M. Spingere per ipotesi prima elezioni. Interlocutori a sinistra: Fassino – Chiamparino – Tom De Alessandri e a destra: ex presidente regione”. L’articolo continua: “Dagli appunti sequestrati dalla GdF nel procedimento penale milanese a carico di Gamberale risulterebbe una trattativa intavolata nel gennaio 2011 dal vertice di F2i nei confronti dell’allora Sindaco Chiamparino e del nemmeno ancora candidato Sindaco Fassinoper la compravendita della partecipazione comunale di SAGAT”. Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune di Torino ha commentato: “se la notizia venisse confermata si tratterebbe della vergognosa conferma circa l’esistenza di un arrogante sistema di potere che gioca con gli asset patrimoniali dei torinesi senza nemmeno attendere l’esito delle stesse elezioni primarie del centrosinistra, delle elezioni amministrative, della votazione sulla delibera di dismissione SAGAT, ma soprattutto della gara pubblica di vendita! In Italia esistono ancora leggi che dovrebbero impedire alla politica di giocare con operazioni societarie su partecipate pubbliche nell’ombra di tavoli riservati in spregio della libera concorrenza: su SAGAT queste regole sono state rispettate oppure ci troviamo di fronte ad una turbativa d’asta?

Piero Fassino risponde alla successiva interrogazione da parte di Maurizio Marrone su quanto riportato dal quotidiano : “Mi sono occupato di Sagat, soltanto dopo che sono stato eletto Sindaco di Torino. Prima della mia elezione non ho avuto interlocuzione o contatto relativo a Sagat”.

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