Biella
#QPositivo / La lana della Murgia barese rinasce a Biella: il successo del progetto ”PartnerSheep”
Un vero esempio di progetto “win-win”, dove ambo le parti, alla fine, ci guadagnano. E’ nata una collaborazione fra il territorio di Biella e quello delle Murge: cosa unisce due terre così lontane come il Piemonte e la Puglia? La risposta è “la lana”. Questa infatti abbonda sul territorio del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, dove solo nel perimetro “ufficiale” preso in considerazione pascolano non meno di 60mila pecore. Sul mercato locale, però, lo scopo dell’allevamento ovino è principalmente alimentare: la carne è quella più venduta nelle macellerie, il latte quello più utilizzato per tanti celebri prodotti caseari freschi. Risultato: non si è mai sviluppata, sulla terra pugliese che lambisce la Basilicata, un’industria della lana, che infatti veniva gettata via causando in diversi casi problemi ambientali (buttata nelle discariche o addirittura nei boschi).
A Biella, invece, l’industria del tessile la fa da padrona, ma la materia prima scarseggia. Il consorzio “Murgia viva” e il centro di raccolta lane suide “The Wool company” hanno pertanto messo in piedi un progetto dal significativo nome di “PartnerSheep”: oltre 40 tonnellate di lana vengono raccolte, pulite, stoccate e inviate nel biellese, dove sono sottoposto a valutazione e infine vendute sul mercato internazionale. Il tutto è iniziato sperimentalmente nel 2012, e oggi sono in costante aumento tanto le aziende che aderiscono al progetto quanto il totale della lana sucida raccolta quanto pure la redditività al kilo: in virtù di una sempre maggio pulizia operata alla fonte, si è passati da 0,70 fino 0,90 €/kg. Ringraziano le aziende di entrambi i territori, e l’ambiente.
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