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Il sogno del Torino Primavera si spezza nel modo più atroce: il Chievo è Campione d’Italia ai rigori

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torino-chievo finale scudetto primaveraVent’anni fa mister Moreno Longo era in campo, a giocare l’ultima finale Scudetto della storia del Torino Primavera. Oggi ha portato il Toro a questo storico traguardo, ma seduto in panchina. Storico a maggior ragione per il Chievo, che mai si era avvicinato a un traguardo tanto prestigioso. E’ crudele che tanta fatica debba schiudersi in pochi tiri dal dischetto.
Ma la favola, per lui e per il Toro, si è spezzata qui.

Il tecnico granata sceglie di lasciar fuori Pardini a vantaggio di Morra, eroe della semifinale contro la Lazio. La partita è fin da subito condizionata dalla tensione, oltre che dal caldo umido: in palio c’è tanto, le occasioni nella prima parte latitano. Moschin inizialmente alza un tiro-cross di Aramu, quindi dopo la mezz’ora deve mettere i pugni su un missile proprio di Morra. Dall’altra parte è Gatto, neoentrato, a spaventare Saracco con un tiro a giro. La ripresa vede momenti di andamento lento ad accelerazioni improvvise. Come al 64′, quando Saracco para bene su Gatto, quindi subito dall’altra parte dove Aramu e Troiani in area finiscono giù: giallo per entrambi (reciproche scorrettezze). Ma è proprio al 90′ che Barreca ha sul sinistro la palla dello scudetto: sul cross da destra, il terzino a due metri dalla porta colpisce con troppa potenza e manda fuori, disperandosi.

I supplementari sono una mezz’ora di crampi per tutti, con ragazzi che non riescono più a correre. Eppure, i primi 15′ sono comunque predominio Toro: Morra lascia sul posto mezza del Chievo e dalla linea di fondo tenta un’improbabile conclusione, anzichè servire uno dei numerosi compagni che a centroarea si sbracciano inutilmente, quindi Gyasi non arriva per poco all’appuntamento con il gol e infine Moschin guarda impotente il tiro a giro di Aramu spegnersi meno di un metro lontano dall’incrocio dei pali. Il secondo supplementare vede solo un brivido finale, anche se grosso, con che spazza il pallone dalla propria porta dopo l’uscita a vuoto di Saracco.

Poi, i rigori, iniziando con il Toro.

Gyasi: traversa, 0-0
Costa: gol, 0-1

Rosso: gol, 1-1
Brunetti: gol, 1-2

Aramu: gol, 2-2
Gatto: gol, 2-3

Barale: gol, 3-3
Yamga: gol, 3-4

Morra: parato, 3-4

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