Economia
Continua a crescere l’export dei distretti piemontesi


Le esportazioni della regione sono state trainate dal balzo dei valori esportati dall’oreficeria di Valenza (+24,1% nel secondo trimestre del 2014). Ha mantenuto un profilo di crescita positivo anche il tessile di Biella, in progresso ormai da cinque trimestri consecutivi. Bene anche la rubinetteria e il valvolame di Cusio-Valsesia (+2,9%) e il caffè, le confetterie e il cioccolato torinese (+10,7%). Pur mostrando segnali di decelerazione a causa della crisi russa-ucraina, si sono mantenuti in territorio positivo i vini di Langhe, Roero e Monferrato (+1,8%).
Tra i principali distretti della regione sono poi tornati a crescere, seppure lievemente, l’export di dolci di Alba e Cuneo (+2,2%), di nocciola e frutta piemontese (+4%), il riso di Vercelli (+0,5%) e le macchine tessili di Biella (+2%). In lieve territorio negativo, invece, i casalinghi di Omegna (-0,1%) e i frigoriferi industriali di Casale Monferrato (-0,9%). In termini di sbocchi commerciali, le esportazioni dei distretti piemontesi sono cresciute soprattutto nei mercati maturi (+7,6% la variazione tendenziale nel secondo trimestre del 2014) e, in particolare, in Svizzera, Stati Uniti, Francia e Spagna. Si sono invece fermati il mercato tedesco e quello russo, evidentemente colpito dalla crisi russa-ucraina.

