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Cultura

Il bootstrap dei computer è nato a Torino: 40 anni fa il brevetto registrato da Alberto Ciaramella per lo Cselt

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il 24 dicembre 2015 ricorre il quarantennale della pubblicazione del brevetto registrato da  Alberto Ciaramella mentre lavorava allo CSELT, che sancì la nascita del concetto di bootstrap nel mondo dei computer. Secondo Wikipedia

il boot (o bootstrap, o più raramente booting) indica, in generale, l’insieme dei processi che vengono eseguiti da un computer durante la fase di avvio, in particolare dall’accensione fino al completo caricamento in memoria primariadel kernel del sistema operativo a partire dalla memoria secondaria.

L’intervista al Alberto Ciaramella

Il brevetto del 1975 dal titolo  Device for automatically loading the central memory of electronic processors  fu realizzato durante il lavoro nei Gruppi Speciali che sono stati il progetto più innovativo in CSELT negli anni Settanta. L’obiettivo del brevetto era di permettere l’avvio tramite una memoria ROM  di un calcolatore elettronico. Il sistema in uso ai tempi  prevedeva che i calcolatori si accendessero tramite una lunga serie di comandi impartiti apposta a mano da un operatore specializzato che se sbagliava qualche sequenza di comandi doveva poi rifare tutto. Avere una procedura era decisamente più semplice e più affidabile. Il primo calcolatore che utilizzò il processo era un commutatore di chiamate telefoniche, per cui l’accensione dopo un guasto o una mancanza di corrente era particolarmente critica!
Per anni si è associata l’innovazione del bootstrap da ROM all’Apple 1 nato nel 1976: ma il primo calcolatore in assoluto con questa tecnica è oramai riconosciuto essere proprio quello realizzato e brevettato da Alberto Ciaramella di CSELT.

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