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CinemAmbiente, il programma di sabato 4 giugno #CA2016

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sono tre i titoli del Concorso Internazionale Documentari che vengono presentati sabato nel programma di CinemAmbiente, tre film che affrontano temi cruciali, il commercio di materie prime, il vegetarianesimo e il nucleare, con stili narrativi molto differenti. Gran parte delle multinazionali che controllano l’estrazione e il commercio di materie prime ha sede in Svizzera. La maggior parte delle estrazioni di materie prime avviene calpestando i diritti umani e inquinando territori. Questo è l’argomento al centro di Trading Paradise (Svizzera 2016, 78’) di Daniel Schweizer, che denuncia proprio la copertura offerta dalle banche svizzere a società simili. Il documentario, presentato alle 17.45 alla presenza del regista, è un’inchiesta che potrebbe scuotere non poco.

Need for Meat (Paesi Bassi 2015, 74′) di Marijn Frank affronta in modo altrettanto approfondito un tema importante come il vegetarianesimo, anche se con un taglio decisamente più personale. Con estrema onestà intellettuale, la regista, una giornalista olandese, si chiede perché nonostante conosca perfettamente i problemi e le ingiustizie legate all’allevamento intensivo, e nonostante sappia che l’impatto ambientale della produzione della carne sia devastante, non riesce a fare a meno di desiderare di mangiarla. Inizia così una ricerca psicologica su di sé in cui molti si potranno rispecchiare. Il film è preceduto dal cortometraggio Regalare è più bello (Italia 2015, 7’) di Enrico Carlesi. Segue incontro con la regista. Il 2016 è il trentennale del disastro di Chernobyl e CinemAmbiente lo vuole ricordare con The Babushkas of Chernobyl (USA 2015, 70’) di Anne Bogart e Holly Morris (alle ore 22.15). Con uno sguardo estremamente umano, il documentario ci porta nella così detta Dead Zone che circonda la centrale nucleare. Racconta l’incredibile storia di un gruppo di anziane che hanno deciso di tornare ad abitare nella loro terra nonostante tutti i rischi dovuti alla radioattività. La proiezione è preceduta da un intervento di Serenella Iovino (Università di Torino).

Il lavoro con la terra può diventare un’importante esperienza di convivenza e di incontro anche in zone fortemente colpite dalle guerre, come il confine tra Serbia e Bosnia Erzegovina, dove è stato girato DERT (Italia 2016, 62′) di Mario e Stefano Martone. Il documentario è inserito nel Concorso Documentari Italiani e presentato alle ore 20.15 alla presenza dei registi, che incontreranno il pubblico al termine. Matteo Gagliardi, regista di Fukushima: A Nuclear Story (Italia 2015, 84′), ha compiuto un viaggio di quattro anni nelle zone colpite dallo tsunami, seguendo Pio d’Emilia, il primo giornalista arrivato sul posto dopo la tragedia. Uno straordinario documento che aiuta a capire cosa sia davvero successo in Giappone dopo l’11 marzo 2011. Presentato alle 22.15 e seguito dall’incontro con il regista.

Si torna a Fukushima con Demi-vie à Fukushima (Svizzera, Francia 2016, 61′) di Mark Olexa e Francesca Scalisi, un documentario che racconta la storia dell’unico uomo che ha deciso di non abbandonare la zona dell’incidente nucleare dopo lo tsunami. La sua presenza costituisce un ostacolo alla strategia governativa che vorrebbe cancellare l’incidente dalla memoria collettiva. Inserito nel Concorso Internazionale One Hour, il film è in programma alle 16 preceduto dal cortometraggio No-Go Zone (Belgio 2016, 10’) di Atelier Collectif.

La bicicletta è la protagonista, alle ore 17 al laboratorio Xké, della proiezione di due film della sezione Panorama. Copenhagen, a Flowing City (Italia 2016, 25’) di Michele Salle e Why Do We Bike? (Italia 2016, 55’) di Francesco Melloni ed Elena Diana. Al termine della proiezione, incontro con i registi Francesco Melloni ed Elena Diana, Beppe Piras (Architetto e Ciclo Attivista) Alessandro Cimenti (Ordine degli Architetti). Si parla dell’enorme problema dei rifiuti di elettronici e del traffico illegale collegato, alle 18 al Centro Studi Sereno Regis in occasione della proiezione di Tragedia electrónica (Spagna, Francia 2014, 86’) di Cosima Dannoritzer, a cui segue incontro con la regista, Tito Ammirati e Giancarlo Palazzo (Cooperativa Arcobaleno). Si torna a parlare di montagna alle ore 18.15 con Monviso mon amour (Italia 2016, 52′) di Fabio Gianotti, documentario che racconta la nascita dello sci estremo attraverso le voci dei suoi protagonisti, di ieri e di oggi. Al termine della proiezione, incontro con il regista, e gli alpinisti protagonisti del film Nino Viale, Nino Perino, Enzo Cardonatti e Federico Ravassard. Modera Leonardo Bizzaro.
Alle ore 21 al Piccolo Cinema s’incontra una grandissima autrice grazie a Ella Maillart – Double Journey (Svizzera, Italia 2015, 40′) di Mariann Lewinsky e Antonio Bigini.

Il Panorama Cortometraggi prevede la proiezione del gruppo Ecofantasy a partire dalleore 15 e del gruppo In Cordata dalle ore 16.30.
La giornata di sabato inizia già alle ore 10 con l’apertura del Mercato del Bio nelle stradeadiacenti il Cinema Massimo.
L’ingresso a tutte le proiezioni è gratuito. Per le proiezioni al Cinema Massimo occorre ritirare i biglietti gratuiti (max.2 per spettatore) da un’ora prima della proiezione.

Il programma completo sul sito.

 

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