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Cronaca

Si conclude l’operazione Ulisse: arrestato a Brindisi latitante sfuggito al blitz il luglio scorso

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ stato arrestato a Brindisi l’ultimo membro della banda colpevole di due rapine ed altri reati commessi a Torino e Cuneo tra dicembre 2014 ed aprile 2016 con un danno quantificato in 200mila euro. Si tratta di  Lukai Linjan, all’epoca residente a Centallo,  22enne albanese, raggiunto da ben due ordinanze di custodia cautelare in carcere. L’uomo infatti all’epoca  non venne rintracciato durante il blitz e fece perdere le sue tracce.

Le ricerche per rintracciarlo da allora non sono mai cessate e, a distanza di quattro mesi, i carabinieri del Reparto Operativo di Cuneo lo hanno scovato ed arrestato nella città di Brindisi, in collaborazione con la Polizia della città pugliese.

Ora il giovane è rinchiuso nel carcere di Via Appia a Brindisi.

L’operazione

Era stata denominata Ulisse (dal tipo di monovolume Fiat usato per commettere i reati) l’operazione portata a termine dai carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Cuneo e dai colleghi della Compagnia di Cuneo che, nel luglio scorso, sgominarono una banda albanese dedita a furti, in particolare di notte con spaccata in danno di attività commerciali per razziare soldi da videopoker e slot machine, nelle province di Cuneo e Torino.

Furono eseguite 9 misure cautelari personali (8 in carcere ed 1 ai domiciliari) per i reati di rapina, porto abusivo armi comuni da sparo, furto aggravato, ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’indagine, che permise di addebitare al gruppo quaranta furti, due rapine ed altri reati commessi tra dicembre 2014 ed aprile 2016 con un danno quantificato in 200mila euro, partì a cavallo tra il 2014 ed il 2015.

In due casi, verificatisi a Fossano (CN) a luglio 2015 ed a febbraio 2016, rispettivamente in una sala giochi ed in un bar in cui erano installati videopoker, i malviventi, durante il colpo, avevano tirato pietre verso i proprietari che erano accorsi sul posto svegliati dai rumori perché abitavano nei pressi delle loro attività.

Le registrazioni di videosorveglianza

 Ai membri della banda, alcuni dei quali pregiudicati abitanti a Cuneo, Busca (CN), Centallo (CN) e Saluzzo (CN), i carabinieri arrivarono analizzando le immagini di videosorveglianza di cui erano dotati alcuni locali presi di mira ed analizzando le immagini delle telecamere installate lungo alcune strade cuneesi.

 

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