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Lite fra il CEO di Uber Travis Kalanick e un taxista che mette online il video

Redazione Quotidiano Piemontese

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Continua la querelle fra i taxisti e Uber, ma questa volta ha preso le sembianze dello scontro diretto fra il CEO dell’azienda Travis Kalanick e un taxista che ha ripreso il tutto con unatelecamera di sorveglianza sul suo veicolo e poi l’ha messo online. E’ subito scoppiato un caso.

Kalanick si trovava a Houston, dopo aver assistito al Super Bowl di football americano e ha cercato di rientrare a casa con un taxi di Uber guidato da Fawzi Kamel. Al momento dei saluti alla fine del viaggio la situazione si è scaldata: “Ci hai chiesto di fornire un servizio migliore, ma contemporaneamente di abbassare le tariffe. Stai regalando le corse”. Kalanick prova a giustificarsi: “Dovevamo farlo, c’è tanta concorrenza, ci avrebbero tagliato fuori dal mercato”.

La replica del taxista è diretta: “Quale mercato? Il mercato era tuo, l’avevi creato tu, avresti potuto applicare le tariffe che volevi, invece hai scelto di regalare le corse ai clienti. Non ci fidiamo più di te La gente non si fida più di te, io ho perso 97 mila dollari per colpa tua , ho fatto bancarotta per colpa tua”.

Travis Kalanick reagisce male insultando il taxista e chiudendo: “il problema è che la gente non si prende le responsabilità per quello che fa, provando a dare agli altri la colpa dei suoi errori. Buona fortuna, amico”

Dopo che Bloomberg ha diffuso il video della discussione Travis Kalanick ha dovuto chiedere scusa pubblicamente: “Dire che mi vergogno è dire poco.Il mio lavoro di leader è quello di guidarvi e si deve cominciare con il comportarsi in un modo che possa rendervi tutti fieri. Non è quello che ho fatto. Quelle critiche mi hanno fatto capire che devo crescere come leader, ho bisogno di farmi aiutare nella guida dell’azienda, devo maturare”

Il testo originale del messaggio di scuse di Kalanick

By now I’m sure you’ve seen the video where I treated an Uber driver disrespectfully. To say that I am ashamed is an extreme understatement. My job as your leader is to lead…and that starts with behaving in a way that makes us all proud. That is not what I did, and it cannot be explained away.

It’s clear this video is a reflection of me—and the criticism we’ve received is a stark reminder that I must fundamentally change as a leader and grow up. This is the first time I’ve been willing to admit that I need leadership help and I intend to get it.  I want to profoundly apologize to Fawzi, as well as the driver and rider community, and to the Uber team.

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