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Reinserimento detenuti, dal carcere di Torino parte il primo progetto nazionale

Redazione Quotidiano Piemontese

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Parte da Torino il primo progetto nazionale di social impact bond per il reinserimento sociale e lavorativo delle persone detenute, promosso da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e Human Foundation. A fare da apripista sarà la casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino che, per prima in Italia, utilizzerà gli strumenti finanziari pay by result per ridurre la recidiva dei detenuti. In sostanza, meno detenuti rientreranno in carcere dopo il percorso di reinserimento, maggiore sarà il risparmio per la Pubblica Amministrazione e, quindi, per l’intera collettività.

L’iniziativa

Il progetto pilota nasce dallo studio di fattibilità “L’applicazione di strumenti pay by result per l’innovazione dei programmi di reinserimento sociale e lavorativo delle persone detenute”, e rappresenta un nuovo modello di collaborazione tra pubblico e privato. Lo studio è stato realizzato da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e Human Foundation, con l’apporto del Politecnico di Milano, dell’Università di Perugia e di KPMG, con il supporto del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la fattiva collaborazione della direzione dell’Istituto Lorusso e Cutugno di Torino.

Il social impact bond, noto anche come “pay for success bond”, è uno strumento finanziario con cui il settore pubblico raccoglie investimenti privati per pagare chi gli fornisce servizi di welfare. La remunerazione del capitale investito viene agganciata al raggiungimento di un certo risultato sociale, che si traduce nella riduzione del costo per l’intera società.

Come funziona?

Se la persona detenuta, al termine del percorso di reinserimento, non farà ritorno nel circuito carcerario, la Pubblica Amministrazione e la collettività beneficeranno di un risparmio rispetto ai costi sia diretti (ad esempio, minor numero di pasti da erogare, riduzione delle spese legate a garantire le misure di sicurezza nell’istituto) sia indiretti (abbassamento del tasso di criminalità), sino ad arrivare ad un maggiore gettito fiscale laddove il detenuto venga impiegato stabilmente.

Nel caso in cui questi risultati siano effettivamente raggiunti e verificati da un valutatore indipendente, allora la PA ripagherà gli investitori privati che, di fatto, hanno anticipato il finanziamento per testare l’efficacia del progetto, riducendo per lo Stato il rischio d’investimento e il dispendio dei contributi fiscali dei cittadini.

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