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Il lavoratori del CSI Piemonte puntano a un rilancio del consorzio pubblico e unito

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo lo sciopero del 9 maggio scorso le RSU del CSI PIemonte hanno promosso iniziative di confronto con soggetti politici e amministrativi prima della prossima Assemblea dei Soci dopo aver preso atto della volontà dall’Assessore De Santis di proseguire con il dialogo competitivo per la privatizzazione del CSI, nonostante il parere negativo dell’ANAC. I rappresentanti sindacali hanno incontrato esponenti del Movimento 5 Stelle sia del Comune che della Regione, del Movimento democratico e progressista (MDP) in consiglio regionale oltre ad aver avuto un’audizione con la Commissione Smart City del Consiglio Comunale di Torino.

Come esprimono in un comunicato i lavoratori del CSI Piemonte

Su proposta del consigliere Lavolta, subito condivisa dall’Assessora Pisano, la Commissione ha concordato di riunirsi prima della data dell’Assemblea dei Soci per redigere e mettere ai voti una dichiarazione politica che formalizzi la posizione del Comune. Tale dichiarazione di contrarietà alla privatizzazione del Consorzio verrà successivamente formalizzata dall’Assessora Pisano in sede di Assemblea dei Soci del Consorzio. Per il Comune infatti il CSI è considerato un supporto essenziale e strategico sul tema dell’ICT. Le RSU continueranno la loro azione di dialogo nei confronti di tutte le forze politiche al fine di presentare l’unica opzione praticabile per il futuro del CSI Piemonte, ovvero quella del rilancio del Consorzio pubblico e unito.

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