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Arpa, pericolo valanghe sulle montagne cuneesi

Redazione Quotidiano Piemontese

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Secondo l’ultimo bollettino divulgato dall’Arpa è forte il pericolo valanghe sulle montagne cuneesi: su una scala da 1 a 5, spiega l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, il rischio è 4 su Alpi Liguri, Marittime e Cozie meridionali.

Spiega Arpa:

In relazione all’irraggiamento solare e al graduale aumento dello Zero termico, sono attese numerose valanghe spontanee di piccole e medie dimensioni, principalmente sui versanti soleggiati. Valanghe di grandi dimensioni sui settori dove gli apporti di nuova neve e l’intensa attività eolica hanno determinato i maggiori accumuli potrebbero interessare anche la viabilità e le infrastrutture di fondovalle. Il distacco provocato è legato al debole sovraccarico in tutti i settori tuttavia, su quelli meridionali, la dimensione degli accumuli e la diffusione dei punti pericolosi sono maggiori in quanto la nuova neve poggia con scarsa aderenza sul manto nevoso preesistente. Per le attività di fuoripista e di escursionismo è necessaria un’attenta pianificazione dell’itinerario ed è richiesta un’ottima capacità di valutazione locale del pericolo valanghe.

 

Per quanto riguarda la giornata di domani, invece, il pericolo valanghe sarà in lenta diminuzione.  “Le notti serene e il graduale aumento dello Zero termico durante il giorno – spiega Arpa –  associato all’irraggiamento determinano un progressivo consolidamento del manto nevoso. L’attività valanghiva spontanea diminuisce progressivamente ma non si esaurisce del tutto soprattutto dove gli apporti di nuova neve sono stati maggiori. Sono attese ancora valanghe spontanee di piccole e medie dimensioni, principalmente sui versanti soleggiati. Non si escludono valanghe di grandi dimensioni sui settori meridionali. Il distacco provocato è legato al debole sovraccarico in tutti i settori tuttavia, su quelli meridionali, la dimensione degli accumuli e la diffusione dei punti pericolosi sono maggiori. Per le attività di fuoripista e di escursionismo – conclude – è necessaria un’attenta pianificazione dell’itinerario ed è richiesta un’ottima capacità di valutazione locale del pericolo valanghe”.

 

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