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Due giorni di “forte” rischio valanghe in metà Piemonte

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il bollettino emesso dall’Arpa parla chiaro: per due giorni, il rischio di valanghe su metà del Piemonte sarà “forte”. Su una scala che va da 1 a 5, nella giornata di oggi e in quella di domani,  il livello della pericolosità  di valanghe, dalla valle di Susa alle Alpi Lepontine, sarà 4.

Il pericolo valanghe è dato dalla combinazione tra le abbondanti nevicate, il forte vento e il successivo rialzo termico. Il rischio sarà basso soltanto sulle Alpi Liguri.

A Cervinia la Protezione Civile consiglia di evitare di stare all’aperto se non strettamente necessario.

Questo il bollettino dell’Arpa per la giornata di oggi

Ulteriori nevicate, associate a vento forte e zero termico in rialzo, determinano un aumento del pericolo valanghe

che, in relazione ai reali quantitativi registrati, potrà raggiungere il grado 4-FORTE. Sui settori di confine da Alta val Susa ad A. Lepontine N è prevista un’intesa attività valanghiva spontanea, con molte valanghe di neve a debole coesione, di medie e talvolta anche di grandi dimensioni, da tutte le esposizioni. Il passaggio del singolo sciatore può determinare il distacco dei nuovi accumuli da vento, che in corrispondenza di colli canali e cambi di pendenza, alle quote al di sopra dei 2000-2200m, possono raggiungere spessori e dimensioni significative. Sui restanti settori è ancora possibile provocare il distacco di lastroni, generalmente di dimensioni ridotte comunque ben identificabili, soprattutto con forte sovraccarico.

Questo per la giornata di domani, venerdì 5 gennaio

L’esaurimento delle nevicate e il progressivo abbassamento della quota dello zero termico determinano una

graduale diminuzione dell’attività valanghiva spontanea. Sui settori di confine da Alta val Susa ad A. Lepontine N saranno comunque ancora possibili diverse valanghe di neve a debole coesione, anche di media grandezza, da tutte le esposizioni. I forti venti associati alle nevicate determinano la formazione di nuovi accumuli di spessori e dimensioni significative che, in corrispondenza di colli canali e cambi di pendenza, alle quote al di sopra dei 2000-2200m, possono essere sollecitati al passaggio del singolo sciatore. Sui restanti settori è ancora possibile provocare il distacco di lastroni, generalmente di dimensioni ridotte comunque ben identificabili, soprattutto con forte sovraccarico.

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