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Cronaca

L’anagrafe di Torino rifiuta di trascrivere l’atto di nascita dei gemelli di una coppia gay: questione tecnica

Redazione Quotidiano Piemontese

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Un ufficio dell’anagrafe del Comune di Torino ha negato la trascrizione dell’atto di nascita di due gemelli nati in Canada e figli di una coppia di uomini con il sistema della gestazione per altri. L’atto era già stato trascritto per il padre biologico ma non è stato possibile estenderlo all’altro genitore.

Si è trattato di una questione tecnica che in comune si augurano di poter risolvere al più presto. L’assessore alle pari opportunità del comune di Torino è intervenuto sulla questione:

Il riconoscimento dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali nati in Italia e le trascrizioni sui registri di stato civile di quelli nati all’estero devono diventare prassi consolidata in tutte le amministrazioni comunali.
Questo al momento non è possibile perché viviamo in un vuoto normativo che gli uffici di stato civile hanno difficoltà a riempire, per questo assistiamo a differenti posizioni nei vari comuni a livello italiano. La nostra amministrazione sta cercando, con un lavoro prezioso svolto assieme agli uffici, di trovare nuove strade per riuscire a rispondere alla quotidianità della vita delle persone. Questo percorso non è semplice perché ogni situazione è diversa e c’è rischio di esporre le famiglie a sentenze o a pubblicità non richiesta.
Vi è però una novità di assoluta importanza. Il Comune di Torino infatti ha interpellato l’Anusca e il Ministero degli interni, che ci ha risposto di procedere con le modalità in essere, ma nel contempo ha interessato l’avvocatura di stato affinché fornisca delle linee generali di indirizzo in materia di genitorialità tenendo conto delle recenti sentenze della corte di cassazione, tra le quali la sentenza 14878, 2017, nella quale la Cassazione riconosce alla coppia la possibilità di rettificare la trascrizione inserendo anche la seconda madre. Questa risposta apre indubbiamente una strada a livello nazionale a vantaggio non solo del Comune di Torino ma di tutte le amministrazioni.
Stiamo inoltre studiando la possibilità che il comune si costituisca parte civile a fianco delle famiglie nei ricorsi contro i dinieghi. Vi è quindi una grande attenzione da parte della giunta e degli uffici per riuscire a perseguire tutte le strade possibili per risolvere il problema.

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