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Ambiente

Ancora rifiuti abusivi scaricati nei corsi d’acqua della collina torinese: “questi comportamenti sono inammissibili”

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Nonostante la denuncia pubblica, segnalata da più di un anno, continua in alcune aree della collina torinese l’abbandono indiscriminato di rifiuti, anche nei piccoli corsi d’acqua.

I rifiuti, talvolta anche pericolosi, sono scaricati illegalmente in quantità assai ingenti, trasformando così i corsi d’acqua in delle vere e proprie discariche.

Igor Boni, Coordinatore dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, ha realizzato un reportage fotografico che mostra la gravità della situazione insieme al rilascio della seguente dichiarazione alla stampa:

“Tra i Comuni di Castiglione torinese e Gassino torinese sono numerosi i punti di discarica abusiva di rifiuti, buttati a bordo strada, rovesciati in aree a bosco e, ancor peggio, scaricati nelle pertinenze dei corsi d’acqua. Le amministrazioni comunali, già povere di denaro, sono costrette a spendere soldi per ripulire i rifiuti abbandonati. Sono costi non prevedibili che tolgono risorse al resto dei servizi. Inoltre i rischi di inquinamento delle acque superficiali e del suolo sono molto rilevanti. Esistono tecnologie che con poco costo consentono di individuare colpevoli e ridurre gli eventi criminosi. Oltre alla puntuale verifica dei rifiuti abbandonati illegalmente, nei quali possono essere reperiti utili indizi sulla provenienza, è opportuno installare nelle aree di abbandono foto-trappole (molto più economiche dei classici impianti di videosorveglianza) che inviano le immagini rilevate in tempo reale. Esistono applicazioni che consentono alle guardie ecologiche, operatori del comune, vigili, etc. di fotografare e georeferenziare con un semplice smartphone gli abbandoni rilevati, i dati vengono convogliati direttamente agli uffici comunali, i quali possono gestire nel tempo le segnalazioni registrate. La comunicazione dei nuovi provvedimenti alla cittadinanza, ha l’effetto immediato di dare la percezione del controllo del territorio e consente di individuare alcuni dei responsabili degli illeciti. L’investimento in questi dispositivi, insieme ad una forte campagna di informazione sulle modalità di smaltimento dei rifiuti (spesso gratuite), ritorna all’amministrazione rapidamente, dato che gli abbandoni diminuiranno così come le spese dello smaltimento. Questi comportamenti sono inammissibili e creano un danno grave all’intera collettività”.

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