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Cronaca

Polizia interviene per eseguire uno sfratto e decine di persone scendono in strada e aggrediscono gli agenti: due feriti

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Fascisti, chi vi credete di essere”. Questo hanno gridato le decine di persone che lunedì sera, 10 settembre, hanno aggredito una pattuglia della polizia che era intervenuta in corso Giulio Cesare, nel quartiere Barriera di Milano, per eseguire uno sfratto a un immigrato gabonese di 23 anni.

Il fatto

Durante il controllo nell’appartamento del gabonese gli agenti hanno trovato della droga; da lì è scattato l’arresto. 

Quando i poliziotti hanno ammanettato l’uomo è iniziata la protesta da parte dei residenti: qualcuno ha lanciato una bicicletta  e altri hanno urlato dal balcone; 

altri sono scesi in strada; poi, dopo averli circondati, li hanno presi a spintoni e li hanno percossi. Nella rissa l’arrestato, processato per direttissima stamane, avrebbe urlato “Lasciatelo stare, fascisti, chi vi credete di essere?”: a lui è stata applicata la custodia cautelare in carcere.

Il bilancio è di due poliziotti feriti: hanno riportato lesioni e contusioni guaribili in 20 e 25 giorni.

Sull’accaduto è intervenuto anche il sindacato di polizia Siulp. Spiega il segretario Eugenio Bravo:     “L’Onu – dice Eugenio Bravo, segretario del sindacato di polizia Siulp – sostiene la necessità di mandare una commissione in Italia per verificare se esiste un vento di razzismo: quanto accaduto ai poliziotti di Torino circondati, intimiditi, aggrediti e malmenati fino a riportare lesioni per oltre 20 giorni, da una quarantina di nordafricani mentre eseguivano il legittimo arresto di un loro connazionale, è l’ennesima grave dimostrazione che in questo Paese esiste un “razzismo”, ma verso le forze dell’ordine; una sorta di intolleranza da parte di gruppi di extracomunitari verso la legalità e le forze di polizia”.

Parla di “comportamento vergognoso e inaccettabile” la sindaca Chiara Appendino, ricordando che a Torino “non esistono zone dove l’illegalità è tollerata”.

 

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