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Cronaca

Vermi e capelli nel cibo della mensa a scuola, la denuncia di una mamma su Facebook

Redazione Quotidiano Piemontese

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Interno di un'aula scolastica

“Dopo la palestra gelida, apprendiamo solo oggi di gravi problemi di igiene della mensa scolastica (vermi e capelli nel cibo, piselli crudi), più volte segnalati dalla direzione negli ultimi due mesi, fino alla richiesta urgente di intervento di questa settimana, indirizzata all’Assessora Patti e all’ufficio di Ristorazione Scolastica”.  Lo scrive su Facebook Elisabetta Malagoli, coordinatrice della Circoscrizione 3 di Torino e mamma di una alunna della scuola primaria Duca D’Aosta di Torino, denunciando su Facebook “gravi problemi di igiene nella mensa scolastica”.

“Ora si spiegano i problemi intestinali dei bambini! – continua – Sulla loro salute non si scherza, non si rinvia, non si tace! E lo scrive chi è sempre stata a favore della mensa, per la sua funzione sociale ed educativa”.

Del caso è a conoscenza la direzione scolastica, che ha chiesto al Comune un “intervento urgente”, ma dal sopralluogo effettuato presso la ditta che si occupa dei pasti sarebbero emersi soltanto problemi organizzativi e non igienico-sanitari.

La preside dell’istituto, Serenella Cuiuli, ha chiesto un controllo ispettivo e ha fissato un incontro con i genitori per l’8 gennaio. Saranno presenti anche l’assessore comunale all’Istruzione, Federica Patti, e il presidente della Circoscrizione 4, Claudio Cerrato.

I dati MIUR sulla percentuale di alunni che frequentano la mensa confermano una situazione allarmante: in 9 regioni italiane più del 50% degli alunni non ha la possibilità di usufruire del servizio mensa. La mensa non è riconosciuta come un servizio pubblico essenziale, e di conseguenza non tutti gli alunni hanno le stesse possibilità di accesso. Numeri che si fanno ulteriormente allarmanti al sud.

Nel rapporto di Cittadinanza si prendono in esame 51 scuole in 12 regioni italiane (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria) per un totale di 598 gli intervistati fra bambini, docenti, genitori e rappresentanti della Commissione mensa.

Il 10% non dispone di un locale adibito a mensa, ma si utilizzano le stesse aule in cui si fa lezione. Le mense monitorate, in generale, sono in discreto stato: solo il 4% ha distacchi di intonaco e l’8% altri segni di fatiscenza come umidità, infiltrazioni di acqua. Inoltre, una mensa su tre è irregolare. Questo quanto emerso dai controlli condotti dai carabinieri del Nas, d’intesa con il ministero della Salute, dall’inizio dell’anno scolastico.

Sono state controllate in tutto 224 mense negli istituti scolastici di tutta Italia e in 81 gli agenti hanno individuato irregolarità: per 7 è stata disposta la sospensione del servizio a causa della “grave situazione igienico-strutturale” riscontrata.

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