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Economia

La BCE commissaria Banca Carige, è la prima volta che succede in Italia

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il 2 Gennaio la Banca Centrale Europea ha per la prima volta in Italia disposto l’Amministrazione straordinaria di Banca Carige, in base ai poteri di vigilanza di cui dispone sistemica. La BCE ha confermato i vertici attuali per garantire la continuità operativa e nominato un terzo commissario e un comitato di sorveglianza di tre membri.
La decisione provvedimento arriva dopo la bocciatura da parte dell’assemblea dei soci dell’aumento da 400 milioni di euro on l’astensione della famiglia Malacalza, e la conseguente decadenza del cda, per la seconda volta in un anno, con una sequela di dimissioni di consiglieri.
Dopo le dimissioni di di Raffaele Mincione e Lucrezia Reichlin nelle scorse settimane, il 2 gennaio hanno lasciato altri 5 componenti cda tra cui l’ad Fabio Innocenzi e il presidente Pietro Modiano, ora nominati dalla Bce commissari assieme a Raffaele Lener.

Il commissario Innocenzi ha mandato un videomessaggio ai dipendenti dopo le dimissioni del Cda e il commissariamento da parte della Bce: “Tutti i nostri sforzi insieme da dedicare ai clienti e ai territori. Cambiata la governance, non gli obiettivi: rafforzamento del patrimonio e aggregazione

La Consob ha disposto la sospensione dalle negoziazioni dei titoli emessi o garantiti da Banca Carige nelle sedi di negoziazione italiane nei quali i suddetti titoli sono ammessi alle negoziazioni.

I tre comunicati stampa dell’istituto genovese che hanno scandito la giornata

I Commissari Straordinari di Banca Carige informano che, in seguito all’intervento della Banca Centrale Europea che ha posto l’Istituto in regime di amministrazione straordinaria, non è intervenuta alcuna variazione nella governance delle Società Controllate (Banca Cesare Ponti, Banca del Monte di Lucca, Creditis Servizi Finanziari e Carige Reoco), i cui Organi Amministrativi non subiscono alcuna modifica nella composizione e nei poteri.

Banca Carige comunica che in data odierna è stata disposta dalla Banca Centrale Europea l’Amministrazione Straordinaria dell’Istituto.
Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener sono stati nominati Commissari Straordinari di Banca CARIGE e opereranno in base all’articolo 72 del TUB esercitando tutte le funzioni e tutti i poteri spettanti all’organo di amministrazione ai sensi dello Statuto della banca e della normativa applicabile. In particolare, adotteranno tutte le decisioni necessarie per la gestione operativa della banca, riferendone periodicamente alla Vigilanza.
La BCE ha inoltre nominato un Comitato di Sorveglianza composto da tre membri: Gian Luca Brancadoro, Andrea Guaccero e Alessandro Zanotti. Il provvedimento, conseguente alle dimissioni della maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione, darà maggiore stabilità e coerenza al governo della società che, quindi, sarà ancora più efficace nel servire, grazie ai propri dipendenti, i depositanti, i clienti ed il territorio.
In continuità con la strategia in atto verranno proseguite da parte di Innocenzi, Modiano e Lener le attività di: a) Rafforzamento patrimoniale; b) Rilancio commerciale attraverso recupero delle quote di mercato nei segmenti core, c) Derisking attraverso la riduzione dei Non Performing Loan; d) Ricerca di possibili “business combination”.
Questi elementi troveranno una sintesi nel piano industriale la cui predisposizione è già in corso. Tra i primi atti della rinnovata gestione dell’Istituto ci sarà anche l’avvio di riflessioni con lo Schema Volontario di Intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (“SVI”) per rivalutare l’operazione alla luce del nuovo quadro venutosi a creare e al fine di consentire il proseguimento delle attività di rafforzamento patrimoniale dell’Istituto.
Raffaele Lener afferma: “Essere stato nominato accanto agli esponenti apicali della banca, confermati nel nuovo ruolo commissariale, è indice della chiara scelta di dare continuità operativa alla banca all’interno della strategia già delineata”.
Pietro Modiano aggiunge: “Il provvedimento semplificherà e rafforzerà la governance di Carige e di conseguenza l’esecuzione della strategia in un quadro di sana e prudente gestione”.
Fabio Innocenzi, infine, conclude sottolineando che “I vantaggi in termini di stabilità della banca si tradurranno in benefici per i clienti, i dipendenti e il territorio”.

Banca CARIGE informa che, con efficacia a far data dal 2 gennaio 2019:
– Pietro Modiano ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili e incondizionate dalla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Consigliere di Amministrazione della Banca;
– Fabio Innocenzi ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili e incondizionate dalla carica di Amministratore Delegato e Consigliere di Amministrazione della Banca;
– Salvatore Bragantini e Bruno Pavesi, rispettivamente Presidente e Membro del Comitato Spese e Nomine, hanno rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili e incondizionate dalla carica di Consigliere di Amministrazione della Banca.
– Lucia Calvosa ha rassegnato le proprie dimissioni da membro indipendente del Consiglio di Amministrazione della Banca

Le motivazioni alla base delle dimissioni sono le mutate condizioni derivanti dall’esito
dell’assemblea del 22 dicembre che non ha approvato la delega al Consiglio di
Amministrazione per l’aumento del capitale sociale.
Ai sensi dell’articolo IA.2.6.7 delle Istruzioni al Regolamento di Borsa Italiana, si precisa che: (i) Pietro Modiano è Amministratore non indipendente e non esecutivo, mentre Fabio Innocenzi, Salvatore Bragantini e Bruno Pavesi sono Amministratori esecutivi e non indipendenti; (ii) Pietro Modiano, Salvatore Bragantini e Bruno Pavesi non sono destinatari di deleghe individuali, mentre Fabio Innocenzi è investito delle deleghe attribuitegli dal Consiglio di Amministrazione in data 21 settembre 2018 in qualità di Amministratore Delegato, come tale facente anche funzioni di Direttore Generale ai sensi di Statuto; (iii) i predetti Consiglieri non hanno diritto ad indennità o altri benefici conseguenti alla cessazione della carica; (iv) per quanto a conoscenza della Banca, sulla base delle comunicazioni degli interessati, nessuno dei predetti Consiglieri detiene azioni della
Società.
Si comunica che con le predette dimissioni è venuta meno la maggioranza degli Amministratori in carica e pertanto, ai sensi degli artt. 2385 e 2386 del Codice Civile e dell’art. 18, comma 12, dello Statuto, l’intero Consiglio di Amministrazione deve intendersi decaduto.

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