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Cronaca

Fermato un uomo per l’omicidio all’ex Moi, forse anche responsabile dell’aggressione con l’accetta

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È stato fermato a Rieti, nel Lazio, da agenti della squadra mobile della Questura di Torino un uomo nigeriano, sospettato di aver ucciso un connazionale in un appartamento dell’ex Moi a Torino.Le indagini sono partite dalle impronte lasciate sulla stessa arma del delitto, un bilanciere da palestra abbandonato nella stanza accanto a quella dove è stato ritrovato il cadavere di Andrew Yomi, 33 anni, ucciso probabilmente giovedì 17 gennaio, ma il cui corpo è stato scoperto solo 24 ore dopo.

L’uomo fermato sarebbe responsabile anche dell’aggressione con accetta di un uomo nigeriano in via Pietro Micca, in pieno centro a Torino, avvenuto in precedenza quello stesso giovedì.  L’aggressore era stato visto fuggire con un gilet giallo da cantiere e la polizia aveva cercato di identificarlo tramite i filmati delle telecamere di sorveglianza.

Gli investigatori, coordinati  dal pm Francesco La Rosa, sono convinti che le due aggressioni siano connesse e stanno indagando anche sulla rete torinese della criminalità organizzata centroafricana. Intanto hanno interrogato per tutta la notte l’uomo nigeriano, fermato grazie alle tracce lasciate dal suo telefonino, per capire le motivazioni dell’aggressione e dell’omicidio.

Andrew Yomi era arrivato in Italia nel 2011 e da cinque anni viveva all’ex Moi con il permesso di soggiorno per motivi umanitari che sarebbe scaduto a fine 2019. Il terzo nigeriano coinvolto, il ferito, sarebbe ancora in prognosi riservata, ricoverato all’ospedale Mauriziano.

 

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