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Cantare Bella ciao davanti allo Stand di Altaforte, si moltiplicano le iniziative di protesta contro la presenza dell’editore al Salone

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Si moltiplicano le iniziative di protesta contro la presenza dell’editore Altaforte, vicino a CasPound, al Salone del libro 2019. Dopo le rinunce a prendere parte al Salone di Carlo Ginzburg e di Wu Ming ecco che su Facebook appare un evento a metà tra la provocazione e la proposta seria: Cantare Bella ciao davanti allo Stand di Altaforte. (“Prendere posizione per la deriva fascista di questo paese. Poiché non possiamo fare tutti come gli amici Wu Ming, perché disertare la nostra presenza al Salone non farebbe nessuna differenza, roviniamogli questa permanenza, facciamogli capire che negli ambienti di cultura non c’è posto per loro.”)

Intanto tre consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Damiano Carretto, Maura Paoli e Daniela Albano, chiedono che l’editore neofascista venga esculso dal Salone: “La nostra città, medaglia d’oro al volar militare per la Resistenza scrivono i tre consiglieri pentastellati – non può e non deve accettare che vengano diffusi messaggi di chiaro stampo fascista all’interno del più importante evento culturale cittadino. Non riteniamo che venga leso alcun diritto costituzionale nel voler sancire in modo chiaro e netto che chi si adopera per diffondere ideali che non dovrebbero più trovare spazio nel nostro Paese, non può trovare spazio in un evento della Città di Torino”.

 

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